Il protagonista è sempre e comunque lui. Qualunque sia lo scenario. Un cortile, una spiaggia, un campetto in terra battuta, un prato. Che attorno ci siano un paio di amici o sessantamila persone. Che manchi un uomo perchè ha scordato l'appuntamento o che milioni di spettatori siano incollati davanti alla TV aspettando l'inizio dell'evento. Lui è al centro dell'attenzione. I protagonisti sembrano altri, ma in reltà tutti gli occhi gli sono puntati addosso. Le star non fanno altro che rincorrerlo. Lui non ha paura. Si fa prendere a calci, testate, ginocchiate. Si fa afferrare e stringere. Alle volte gli capita di trovarsi improvvisamente in una pozza d'acqua o sugli spalti, di sbattere violentemente contro un muro o un tabellone pubblicitario. Lui non è mai geloso. Sa benissimo che ci sono miliardi di altri come lui. Alcuni semplicemente gli somigliano, altri hanno esattamente le sue stesse fattezze. Possono sostituirlo in qualsiasi momento, per far si che la storia non rallenti. Non sta a lui decidere, deve solo farsi trovare pronto quando sarà il suo momento. Lui è democratico, anzi... lui è socialista. Da e prende solo in base alle capacità dei singoli. Non gli interessa che tu sia pieno di soldi o che tiri avanti a fatica, che tuo padre sia un industriale o un operaio, che tu abbia le scarpe più alla moda o dei vecchi scarpini mezzi rotti. Lui è uguale per tutti. Sei solo tu che devi dimostrare quello che vali quando ti arriva di fronte. Lui è il primo compagno di giochi, è la causa di gioie e passioni, è il motivo di incontro e di festa. Purtroppo talvolta è anche la scusa di scontri e tragedie. Lui è una costante. Quando sfili per le strade della tua città festeggiando la vittoria dell'Italia ai mondiali di Germania 2006 e quando la tua nazionale perde 3 a 0 contro l'Olanda durante la prima partita di un Europeo 2008 che si prospetta difficilissimo. Lui è sempre lì e il momento in cui è più felice, è sempre quello: quando si trova improvvisamente a gonfiare una rete e a sentire la gente attorno che esulta. In fondo esiste solo per farci divertire, appassionare, sudare, discutere, disperare... insomma, per farci emozionare. E ci riesce sempre benissimo.
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