venerdì 26 giugno 2009

Artificial Kid, il Danno versione cyberpunk

“Numero 47” è un disco cyberpunk. Tostissime basi hip-hop, particolarmente sintetiche e in bilico fra futuro e passato, con sonorità molto moderne che si affiancano a suoni decisamente anni ’80, che sembrano estrapolati dai film di fantascienza del periodo. Le liriche non sono da meno. Testi potenti e ben strutturati, che viaggiano in una direzione ben precisa e seguono il filone della sci-fi di tipo cyberpunk, con utilizzo di terminologia e temi tipici del genere. Musica e parole diventano così un tutt’uno e danno vita ad un disco molto omogeneo e compatto, quasi a creare grazie alla loro alchimia un “universo immaginario” delineato ed autosufficiente.

Musica: Artificial Kid - Numero 47

Il progetto arriva così in maniera davvero forte e diretta a chi ama un determinato tipo di musica rap “anticonvenzionale” ed è anche appassionato di fantascienza. Senza che la cosa sia in qualche maniera “celata”, anzi il contrario, come dimostrano anche le varie (e molto gradite) citazioni nei testi di classici del cinema di fantascienza, come “Blade Runner”, Rollerball” o “A scanner darkly”… il film che ha ispirato anche il nome del mio blog e da cui è stato tratto lo stesso brano che ho deciso di usare come “apertura” di questo spazio web. Una coincidenza neppure tanto strana, visto quanto è bello. Ma la voglia di aderire ad un preciso movimento, comunque, è chiara anche senza ascoltare il CD, dato che la sua stessa confezione dice già molto. Un prodotto impostato con scelte grafiche ben precise e un book zeppo di belle illustrazioni “di genere”, che partono dai capisaldi imposti dalla rivista francese “Metal Hurlant”, ma poi si lasciano contaminare dagli stili delle scuole sud-americana e giapponese. Sembra anche che il progetto voglia andare al di là del campo musicale, proiettandosi su più scenari e dando vita ad una serie di "costole" in altri settore della comunicazione.

Musica: Artificial Kid

L’idea è davvero interessante e credo sia il caso di citare tutti i suoi autori. L’aspetto grafico è opera di Champa (character e graphic concept) e di Francesco “Paura” Curci (graphic design e logotype). La produzione musicale è realizzata da StabbyoBoy e Craim. Last, but not least, la voce e autore dei testi… il Danno, anche conosciuto come Simone Eleutieridi cui ho già avuto modo di parlare, definendolo “il miglior MC italiano”… Anche questa prova riconferma il suo dominio. Testi oscuri, "ribelli" e densi di significato, che sono capaci di evocare e rendere visibili e credibili scenari apocalittici assolutamente inusuali per la scena musicale, specialmente italiana. Liriche che usano alla perfezione la caratteristica basilare del genere SF: lanciare una visione verso un ipotetico futuro, per dare in realtà uno sguardo disilluso e concreto al nostro presente, esaltato sotto la lente deformante e abbagliante della fantascienza. Il Danno, dunque, conserva come al solito la sua capacità di scrivere ottimi testi, ma per l’occasione modifica il suo nome in Artificial Kid, così come modifica leggermente il suo stile ed il suo approccio alle rime. L’abituale scioltezza in alcuni pezzi viene volutamente sostituita da un incastro più “meccanico”, quasi da “lavoro in pelle sintetica”, attraverso un rap più secco del solito e davvero asciugato di qualsiasi orpello. Forse dire che Artificial Kid sia il Danno 2.0 è esagerato, ma credo che possa rendere l’idea e incuriosire a sufficienza chiunque lo conosca già e voglia confrontarsi con questa sua nuova incarnazione.

Dopo aver segnalato il website ufficiale di Artificial Kid, inserisco di seguito un “video” rilasciato per lanciare “Il sistema”, traccia d’apertura di “Numero 47”, che probabilmente è anche il mio pezzo preferito del CD e di cui ho dunque deciso di pubblicare più in basso anche il testo integrale.



"E il sistema non gradisce intrusi,
il sistema sa come si fa e partorisce figli già con gli occhi chiusi.
Lastrica le vite di metallo e plastica,
ci mastica, per risputarci fuori coi circuiti fusi.
In uno stato di perenne incubazione,
la grande madre controlla la popolazione.
Ci tiene sotto stretta ibernazione,
con una pistola puntata in testa in nome dell'evoluzione.
Ah, il sistema detta legge, ci dirige ci protegge da noi stessi,
alza muri spessi un metro e li sorregge,
ci guida come pecore nel gregge,
ci rende spettatori, prevede i nostri errori e li corregge.
Il sistema è industria, azienda, informazione.
E vuole risultati senza la minima emozione,
la perfezione da raggiungere a ogni prezzo,
il sistema è il fine ed è pronto a usare ogni mezzo.
Il sistema sa, stabilisce ogni necessità,
alza altari per la nascita di nuove civiltà
mosse da una volontà unica,
un grande cuore freddo di titanio sotto una membrana umida.
Il sistema dà piacere e lo tramuta in dipendenza,
in cambio chiede solo l'assoluta obbedienza,
blocca e demolisce ogni interferenza,
mentre alza torri in nome del progresso e della scienza.
Gelido chirurgo, calcola ogni numero,
terapia d'urto per il piano di recupero.
In questa caccia all'uomo su scala globale

questo è l'ultimo passo, questo è l'atto finale."

domenica 14 giugno 2009

Scaricare e trasformare video da YouTube

Di recente ho completato l'acquisto del nuovo televisore a schermo piatto con un'altra chiccha tecnologica, un lettore DVX della Magnavox dotato di porta USB, per vedere su grande schermo qualsiasi contenuto senza dover stare a masterizzare DVD e via dicendo, ma semplicemente copiando i dati su una penna USB e lasciando che la macchina estragga i dati direttamente da questo supporto. Una vera svolta, sotto tutti i punti di vista, che mi ha anche portato a fare qualche esperimento di video editing (a breve le mie prime sortite nel settore...) e di manipolazione di filmati.
Internet: YouTube

La rete, come al solito, è una fonte praticamente inesauribile di strumenti e materiali e parlando di "video su Internet" la risorsa principale è il mitico YouTube. Questa piattaforma ha letteralmente rivoluzionato il modo di pensare la condivisione e la fruizione on line di video, diventando in breve tempo non solo uno dei siti più noti, visitati e utilizzati del pianeta, ma specialmente un archivio sconfinato di contenuti. Sul "Tubo", infatti, è possibile trovare di tutto: da video amatoriali a trailer dei film, da programmi di informazione a produzioni indipendenti pensate appositamente per questo veicolo, passando naturalmente per la condivisione di estratti da pellicole, eventi sportivi, trasmissioni televisive, cartoni animati, serial e tutto quanto sia abitualmente trasmesso in TV o al cinema. E’ dunque scattato in maniera quasi automatica il desiderio di sperimentare e darmi da fare proprio utilizzando questa inesauribile fonte. Ma come fare, in pratica, per scaricare i video di YouTube e poi convertirli in maniera efficace per editarli o vederli sulla mia nuova TV nello splendore dei 16:9? Sono bastate poche ricerche in rete per trovare le semplici e funzionali risposte, che ho pensato adesso di condividere, per aiutare chiunque abbia le mie stesse necessità o voglia semplicemente creare un archivio video sul proprio computer. Anche perché spesso alcuni video on line sono caricati senza averne il permesso e vengono velocemente ritirati, senza più essere disponibili. A meno che non siano stati scaricati in tempo...
Internet: KeepVid
La maniera migliore per scaricare un video condiviso in rete attraverso piattaforme è utilizzare il sistema fornito gratuitamente da KeepVid. L'operazione è semplice. Basta collegarsi a www.youtube.com (ma anche ad altri siti dello stesso tipo), lanciare la ricerca del video cui si è interessati, andare sulla pagina in cui è presentato il video, per poi copiare l'indirizzo della pagina e incollarlo nell’area sensibile "URL" inserita in testa a www.keepvid.com. A quel punto bisogna solo cliccare sul bottone "DOWNLOAD" ed il sistema riporterà come risultato di questa ricerca non uno, ma ben due link da cui scaricare direttamente il file video, nella maniera più canonica (per utenti PC): cliccare sul link con il tasto di destra del mouse e “salvare l’oggetto con nome”. Dal primo collegamento ipertestuale fornito sarà possibile scaricare il file a bassa risoluzione in formato “.flv”, mentre il secondo renderà addirittura disponibile il video ad alta risoluzione con l’appetibile estensione “.mp4”.
Hi-tech: Any Video Converter
Così facendo, però, si avranno “semplicemente” tutti i propri video preferiti disponibili per la visione sul computer. Ma come fare a convertire e trattare i file in maniera da manipolarli con un programma di editing video o vederli su palmare e/o in TV attraverso un lettore DVX? Anche queste imprese non sono affatto difficili e a venire in soccorso ci sono numerosi software scaricabili gratuitamente, fra cui ho testato e selezionato per questo post quello che mi sembra il più completo e funzionale. Mi riferisco ad Any Video Converter, di cui si può lanciare il free download all’indirizzo http://www.any-video-converter.com/products/for_video_free/. Il programma si installa automaticamente e occupa pochissimo spazio in memoria, ma offre l’opportunità di trasformare a proprio piacimento il formato e l’estensione di qualsiasi tipo di file video. E il discorso naturalmente è valido non solo per i file “.flv” o “.mp4” scaricati da YouTube, ma davvero per qualunque tipo di traccia, che sia “.avi”, “.mpg”, “.wmv” e via dicendo. Si riesce a lavorare davvero su qualsiasi aspetto del file prodotto dalla conversione, al di là dell’estensione o della dimensione, settando a piacimento la codifica del video, i suoi bitrate e framerate, avendo la possibilità di lavorare anche sull’audio. Così facendo si possono trasformare i filmati adattandoli alle proprie esigenze, che si voglia fruire del prodotto su un “pocket PC” (come un palmare o un lettore video) o su un mega schermo. Dopo numerosi tentativi, direi proprio che per ottimizzare i risultati di un video in formato ridotto, la soluzione migliore è convertire in un file “.wmv” dimensionato a 320x240 pixel. Per visione su grande schermo nella magia del widescreen, invece, i risultati migliori li offre il formato 480x272 pixel con estensione “.avi”, ricordando di impostare il video codec in xvid, per rendere il risultato compatibile a qualsiasi lettore DVX.
L’interfaccia è intuitivo e in teoria darebbe la possibilità di scaricare e convertire direttamente da YouTube senza il passaggio preventivo su KeepVid, ma il software cerca solo i file a bassa qualità in “.flv”, dunque sconsiglio di procedere in questa maniera. Il programma, in generale, ha solo due pecche: sfornare file leggermente troppo pesanti rispetto alla loro durata e realizzare l’operazione monopolizzando le risorse del sistema e con una certa lentezza. Insomma… una volta lanciata la conversione, meglio rassegnarsi ad aspettare ben più di qualche minuto e attendere che la trasformazione sia compiuta prima di lanciare qualche altro programma.

Di sicuro esistono numerosi altri metodi per scaricare e trasformare video in rete, ma, arrivato alla fine di questo piccolo tutorial, spero proprio di essere riuscito a chiarire che attraverso il triangolo YouTube, KeepVid e Any Video Converter è davvero semplice riuscire a togliersi qualche sfizio nell'archiviazione, fruizione e manipolazione di file video!

venerdì 5 giugno 2009

Musica, quando stai bene in armonia con il mondo

Dopo averti mostrato il più recente "lato hip hop di Macro Beats", con cui mio fratello Marco è tornato alle origini ed al suo primo amore musicale, adesso è arrivato nuovamente il momento di associare il "marchio" Macro Marco alle sonorità più tipicamente reggae che lo stanno rendendo famoso.

Musica: Macro Marco, Gioman e Killacat

Ad offrirmene l'occasione è l'uscita del nuovo CD di Gioman e Killacat, intitolato "Block Notes". Anche questo lavoro dei "dance hall soldiers" catanzaresi, infatti, è prodotto dall'etichetta di mio fratello e spicca immediatamente nel panorama delle uscite reggae nostrane per originalità e qualità. Questa unione di forze totalmente calabre, infatti, ha dato vita ad un'alchimia molto particolare, che si concretizza in sedici pezzi potenti e trascinanti. Gioman e Killacat si trovano a loro agio sulle tutte le basi ed i diversi ritmi, ci viaggiano sopra in maniera molto naturale e fluida. Le voci dei due cantanti, molto diverse fra loro, riescono ad esplorare tutte le sfaccettature del genere, compensandosi e completandosi a vicenda. I testi interessanti e le metriche sempre calibrate, inoltre, si fondono alla musica in un messaggio sonoro denso e convincente, che sicuramente si farà presto ascoltare e ballare nelle serate di tutta Italia.


Il primo singolo estratto dal disco è "Musica", una trascinante e ritmata dichiarazione d'amore nei confronti di quella forma d'arte senza cui la vita di tutti noi sarebbe molto più povera e triste. Propongo di seguito proprio il video ufficiale di questa canzone, in rotazione già da tempo in rete e su "All Music", che mostra una "musicale" passeggiata nello storico quartiere San Lorenzo di Roma e vede la divertita e divertente partecipazione speciale dell'attore Andrea Rivera.


 

Inner Scanner in versione ottimizzata per iPhone

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