sabato 18 giugno 2011

Viaggio a New York: i miei consigli

Pochi giorni fa sono tornato da una settimana di vacanza a New York, probabilmente è stato il viaggio più bello che io abbia fatto in vita mia, anche grazie alla splendida compagnia. Un'esperienza davvero unica ed appagante, in una città dai mille volti e le mille anime, che convivono e si completano andando a creare qualcosa di speciale ed inimitabile. Un luogo particolare, in cui sembra di essere già stati, per quante volte lo si è visto in TV o al cinema, ed in cui ci si sente immediatamente a proprio agio. A dispetto del moto perpetuo brulicante fra le strade, degli immensi grattacieli e del caledoscopio di luci, odori e suoni in cui ci si trova immersi. Una città tutta da scoprire e da cui lasciarsi trasportare, capendo che il cuore della civiltà occidentale è, da molti punti di vista, il cuore della civiltà e basta, vista la sua natura multiculturale e di vero "melting pot" di un'umanità così diversa ed al tempo stesso così simile, se si riesce ad andare oltre le apparenze.




Al di là della mia esperienza personale, un ricordo che conserverò per sempre e che sicuramente in futuro mi spingerà a tornare nella Big City, ho pensato di scrivere questo aggiornamento del blog non tanto per illustrare il mio viaggio, quanto per dare qualche consiglio personale a chiunque deciderà in futuro di organizzare un viaggio a NY. Specialmente per chi, come me, potrà fermarsi in città solo per una settimana, infatti, è fondamentale partire preparati e riuscire a sfruttare ogni momento utile, per ammortizzare al massimo i "tempi morti" sapendo già come muoversi.



Mi sembra quasi inutile dirlo, ma... innanzitutto bisogna pensare al viaggio aereo ed alla sistemazione. Naturalmente è possibile farlo on line, utilizzando anche una carta prepagata al posto della carta di credito. Personalmente ho trovato una buona offerta attraverso Last Minute ed ho viaggiato con Aer Lingus, la compagnia di bandiera Irlandese, che ha garantito un viaggio piacevole e puntuale. Facendo scalo a Dublino e "spezzando" il volo, oltretutto, la traversata continentale è risultata anche meno pesante. Ho raggiunto l'aeroporto di Milano Linate in automobile, lasciando la macchina presso il parcheggio Linate Parking: vicinissimo all'aeroporto e a questo collegato da continue navette, si è rivelato comodo e abbastanza economico (anche usufruendo di una delle tante "offerte web": basta stampare un coupon dal sito e presentarlo in cassa al ritorno per ottenere uno sconto interessante). Per quanto riguarda la sistemazione sul posto, invece, ho optato per un appartamento al posto di un albergo, anche perché, viaggiando in tre, si è rivelata la soluzione più comoda ed economica. Le possibilità e le offerte sono sconfinate. Basta navigare il web per trovare di tutto. La scelta si è rivelata ottima per le mie esigenze, ma... che si scelga una stanza in albergo o un appartamento in affitto... sento di dare solo un paio di consigli in merito. Se hai la possibilità di organizzare il viaggio con largo anticipo, prenota prima possibile e non tentennare troppo, perché l'offerta è sterminata, ma lo è ugualmente la domanda, dunque qualcosa disponibile oggi potrebbe non esserlo più già domani. Inoltre, meglio spendere qualche dollaro in più ed essere molto vicini al centro, per non perdere tempo negli spostamenti e sistemarsi proprio nel cuore della città: saranno soldi ben spesi. Per partire, naturalmente, saranno necessari il passaporto valido per l'espatrio ed il visto ESTA, acronimo per "Electronic System for Travel Authorization", che si ottiene in pochi minuti compilando i vari campi di questo modulo on line: è necessario avere a portata di mano una carta di credito o una prepagata, perché alla fine della procedura bisognerà pagare qualche dollaro per espletare la pratica burocratica.



Sempre dall'Italia è possibile/consigliabile effettuare tutta un'altra serie di prenotazioni che consentiranno di programmare meglio la propria permanenza ed ottimizzare i tempi. Ad esempio, sei appassionato di musica e vuoi assistere ad un concerto (ma vale davvero per tutto)?  Puoi verificare le disponibilità e prenotare direttamente dall'Italia via web, per poi ritirare i tuoi biglietto sul posto: l'organizzazione statunitense è impeccabile, presentando stampata delle tue prenotazioni in cassa la sera dell'evento, avrai i tuoi biglietti in men che non si dica. Se, come d'obbligo, avrai voglia di visitare le tante attrazioni di NYC, poi, non puoi perdere l'opportunità di prenotare in anticipo una delle carte che offrono accesso ai principali monumenti e musei della città. Personalmente consiglio il "New York Pass": costa 170 $, ma permette di accedere ad oltre 55 attività (le più famose ed altri interessanti "eventi satellite") evitando tutte le file. Anche questo si compra via Internet e poi si ritira in pochi istanti presso il Planet Hollywood di Times Square: recarsi nella piazza come prima cosa una volta arrivati in città è probabilmente anche il miglior impatto possibile con la città (hai presente il definizione data a NY "la città che non dorme mai"?  In realtà non hai idea di cosa significhi finché non andrai dal vivo a Times Square, a qualsiasi ora del giorno o della notte...).




Infine... per godere al massimo di una vacanza di questo tipo, con la quantità sconfinata di cose interessanti da fare e posti imperdibili da vedere, è assolutamente necessaria una pianificazione preventiva. La cosa migliore probabilmente è di organizzare in anticipo ciascuna giornata, lavorando "a zone": uscire di casa al mattino prefiggendosi di "spremere" il massimo da una singola zona della città, per poi passare ad un'altra zona il giorno successivo. Io ho usato come "base" le informazioni contenute nella guida Lonely Planet dedicata a NY, davvero utile, chiara e ben realizzata, capace di offrire tutta una serie di indicazioni e preziosi consigli, oltre ad itinerari ben studiati e praticabili da chiunque... chiunque non abbia paura di camminare! Partire "all'avventura", senza aver fatto alcun tipo di piano d'azione, sarebbe davvero controproducente: la città è talmente vasta e ricca di attrattive, che balzando da un punto all'altro senza un'idea precisa, la vacanza sarà comunque troppo breve per vedere tutto e si tornerà in Italia con numerosi rimpianti.



Ultimissima, prima di partire: sebbene la carta di credito sia il mezzo di pagamento più comune e diffuso, accettato praticamente ovunque, se vuoi partire con denaro contante, segnalo il cambio proposto da Poste Italiane, che nelle sedi centrali di qualsiasi città offre un servizio valuta molto veloce (solo un paio di giorni di attesa per cifre modiche) ed economico (solo 2,5 € il costo dell'operazione, indipendentemente dalla cifra cambiata). A dire il vero, un po' di cash in tasca potrebbe fare comodo: a NY, ma negli Stati Uniti in generale, la mancia è d'obbligo. Ogni qual volta sarai servito (dunque per i camerieri o i conducenti di taxi, non quando si paga direttamente in cassa un oggetto acquistato), sarà praticamente obbligatorio lasciare la mancia, che varia fra il 10% ed il 20% (a seconda di come valuterai la qualità del servizio) rispetto al totale dello scontrino. Ma ricordando che negli USA le tasse sono escluse, dunque le troverai sempre aggiunte al prezzo iniziale esposto, invece di lanciarti in mirabolanti calcoli della percentuale, semplicemente potrai lasciare come mancia il doppio delle tasse (ad esempio: 25 $ di lordo + 2 $ di tasse? Mancia = 4 $).



Una volta arrivato a NY... il primo e più importante consiglio è di godersela fino in fondo, di fare quante più cose possibili e di non puntare ad una vacanza rilassante! Probabilmente si tornerà più stanchi di prima, anche a causa del jet lag, ma vale la pena di non perdere neppure un istante di questa esperienza, girovagando e tentando di scoprire tutto con curiosità e senza paura. A dispetto dell'idea che qualcuno potrebbe essersi fatto, a causa dell'immaginario cittadino che ci arriva dalle serie TV o dai film, New York è una città in cui si può andare in giro serenamente, senza paura di essere importunati o derubati. Pur mantenendo una corretta soglia di attenzione e restando vigili, senza esporsi ad inutili rischi, le parti più visitate e note di NY sono costantemente controllate dalle forze dell'ordine ed i newyorkesi, in generale, sono persone amichevoli e gentili: se ti trovassi in mezzo alla strada, intento a controllare una piantina della città per capire bene come raggiungere il posto desiderato, non stupirti se qualche passante si fermerà e ti offrirà spontaneamente il suo aiuto per darti informazioni e indicarti la via migliore da percorrere.



Pur ribadendo il concetto che è davvero bello muoversi a piedi fra le strade, in mezzo alla gente e con la testa rivolta in alto per ammirare lo splendore architettonico dei palazzi e dei grattacieli, consiglio anche di muoversi in metropolitana per accorciare gli spazi ed i tempi nei tragitti più lunghi. Il biglietto settimanale è sicuramente il più comodo: costa solo 29 $, è acquistabile in qualsiasi "gabbiotto" all'inizio di ogni stazione e ti permetterà di spostarti in lungo ed in largo per sette giorni grazie ad una rete capillare e molto facile di usare. Insieme al tesserino dell'abbonamento viene consegnata anche la chiarissima mappa, fondamentale per districarsi fra le tante linee e stazioni. Nota importante: i taxi sono numerosissimi, si trovano in giro per la città 24 ore su 24 e non costano molto. Il taxi è anche la maniera migliore per spostarsi dall'aeroporto JFK sino a Manhattan e viceversa: oltre alla comodità di arrivare direttamente a destinazione, questo tragitto ha un costo fisso e imposto di 45 $, senza brutte sorpresa e improbabili tragitti solo per "gonfiare la spesa".



Tutto il resto, naturalmente, è a discrezione dei singoli: qualsiasi cosa ti piaccia, a New York la troverai! In base alla mia esperienza, naturalmente ci sono delle "tappe obbligate": la Statua della Libertà e Ellis Island (da brividi il museo dell'immigrazione), i musei MoMA e Metropolitan (a cui dedicare almeno un'intera giornata e da "studiare" in anticipo: l'offerta è talmente vasta che ti conviene individuare subito cosa devi vedere "per forza", perché per visitare tutte le sale sarebbero necessari almeno 2 o 3 giorni), l'American Museum of Natural History, Central Park (per immergersi nella natura, pur restando nel cuore di una metropoli, e capire cosa sia l'"american way of life"), il gospel in una chiesa di Harlem al mattino di domenica, l'Empire State Building ed il Rockfeller Center (per ammirare una vista mozzafiato sulla città dall'alto: magari meglio andare sul primo di notte e sul secondo di giorno), il Crysler Building e la Trump Tower (con le loro splendide strutture esterne e hall), la Grand Central Station, il Flatiron Building, il ponte di Brooklyn (splendido da percorrere tornando verso Manhattan al tramonto, per godere del panorama e dello skyline della Grande Mela sia con la luce del giorno che con un'atmosfera notturna senza paragoni), Chinatown (già che ci siete, fate un salto anche a Little Italy, ma potreste restare delusi), il World Trade Center ed il museo tributo alla tragedia dell'11 Settembre alle Twin Tower (davvero toccante), il distretto di Wall Street, l'ancora poco conosciuta ma splendida High Line (su cui fare una bella passeggiata), la già citata Times Square e la zona dei teatri su Broadway, ma... fra i tanti quartieri, ciascuno con le proprie peculiarità e la propria identità... c'è davvero solo l'imbarazzo della scelta!



Prima di concludere, un'ultima raffica di segnalazioni. A livello di cibo, NY offre praticamente di tutto. Al di là del famigerato "junk food", con il quale si può comunque sopravvivere tranquillamente per una settimana (fra hambuger, patatine, hot-dog, pollo fritto, ciambelle e via dicendo), in città ci sono ristoranti di tutti i tipi, per tutti i gusti e tutte le tasche (la zona migliore in cui mangiare secondo me è Hell's Kitchen), ma si trovano in continuazione diner, fast food e esercizi di tutte la catene (come i mitici Starbucks e Kentucky Fried Chicken) per soddisfare il proprio appetito, dalla colazione (da provare il pancake, davvero delizioso) alla cena, passando per regolari pranzi ed abbondanti brunch. Consiglio di provare almeno un bagel (da farcire a fantasia) e, se il tuo fegato grida vendetta, segnalo la catena Whole Foods (un market salutista, ma con la possibilità di acquistare anche cibi già preparati e consumarli sul posto). Senza dimenticare le migliaia di venditori ambulanti in giro per le strade, pronti a dissetarti con bevande ghiacciate o a sfamarti con estemporanei panini: non avrai difficoltà a trovarli, sono dovunque, se proprio non li vedi basta seguire l'odore della carne che aleggia costantemente per le strade! Infine... Se hai voglia di goderti un musical a Broadway, ma non hai mirato uno spettacolo in particolare e vuoi spendere poco, compra i tuoi ticket presso TKTS: recati presso gli sportelli di questa rivendita almeno una ventina di minuti prima dell'apertura (dunque attorno alle 10:30) e troverai i biglietti degli spettacoli più noti (ma non i più recenti e quelli costantemente "sold out") al 50% di sconto. Se, invece, sei appassionato di sport e sarai a NY nel periodo giusto dell'anno, non puoi perdere l'occasione di immergerti nella cultura americana andando a vedere una partita di baseball degli Yankees al mastodontico Yankee Stadium del Bronx o una partita di basket dei KNICKS al mitico Madison Square Garden.



Alla fine di questo lungo post, arricchito da alcune delle tantissime foto scattate (mentre prima o poi arriverà anche qualche video, che caricherò sul mio nuovo canale YouTube) spero proprio che i miei consigli possano essere davvero utili a qualcuno e non mi resta che augurare ai più fortunati... buon viaggio a New York!

 

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