lunedì 28 luglio 2008

Il cielo sopra Carpi: Subsonica, suono e luce

Musica ad altissimo volume, luce avvolgente, una marea di persone... ecco lo scenario che si è prospettato ieri sera davanti agli occhi miei ed a quelli di Anna, quando siamo arrivati... con puntuale ritardo... nella splendida Piazza Martiri a Carpi. Il concerto gratuito dei Subsonica era iniziato da poco, ma l'immenso spazio ero già stracolmo di persone che non smettevano di saltare e dimenarsi, trascinate dal sound della band torinese. Con uno scaltro zig-zag e sebbene non proprio vicinissimi, siamo riusciti a ritagliarci il nostro spazio di fronte al palco ed abbiamo partecipato ad uno spettacolo davvero fantastico. Un'esperienza affascinante sia dal punto di vista musicale che da quello visivo, un evento multimediale e multisensoriale in cui suono e immagini si sono andati a completare ed arricchire.

I Subsonica non si sono certo "adagiati sugli allori". Ormai sono una delle realtà musicali più riconosciute e riconoscibili del nostro paese, con uno stile unico, video in rotazione continua, singoli capaci di scalare le top o dischi che si piazzano bene nelle classifiche e al tempo stesso continuano ad ottenere ottime recensioni dagli addetti ai lavori. E per fortuna sul palco continuano a dare tutto. Ieri sera, quantomeno, lo hanno fatto. Hanno suonato per più di due ore, senza risparmarsi, sprigionando tanta adrenalina e tanta energia da contagiare tutto il pubblico presente, senza un attimo di tregua o di stanchezza. Una marea di persone in continuo movimento, con cui hanno stabilito subito un rapporto di confidenza, dando vita ad una serata in cui Samuel ha trovato scatenata risposta ad ogni suo "Sentilo!" e ad ogni richiesta di mani in aria. Ma ha anche scherzato e dialogato col pubblico, sghignazzando di gusto quando Boosta ha sbagliato l'attacco di un pezzo o esprimendo le sue idee sui temi sociali ed ecologici che da sempre sono più cari alla band.

Dal punto di vista sonoro, lo spettacolo è stato davvero intenso, con il meglio del repertorio dei Subsonica in versione davvero intrigante e sparato fuori dalle casse al massimo dei decibel. E a trasformare uno splendido concerto in un grande show ci ha pensato l'impatto scenico, curato nei minimi particolari e giocato su un sistema di spettacolari luci interattive. Sul palco, infatti, la band è schierata praticamente in linea ed è attorniata da una serie di pannelli al neon, che si illuminano con tonalità sempre differenti e riproducono effetti visivi diversi a seconda del brano suonato in quel momento. Ad un certo punto il gruppo si è addirittura trovato circondato da pannelli luminosi e, come un animale richiuso in una (luminosa e psichedelica) gabbia, ha iniziato a scatenarsi sul versante elettronico, per una ventina di minuti di adrenalina tecno. Suono e luce sono diventati così un tutt'uno, sino a dare vita ad una serata davvero speciale, come forse puoi riuscire ad intuire dal video di seguito, messo on line da danignappetta, o dalle tante altre riprese del concerto realizzate col videofonino dal pubblico e poi condivise su YouTube.

sabato 26 luglio 2008

Intervista su SuperEva

Questa mattina ho avuto una bella sorpresa, trovando on line l'intervista che ho rilasciato a Francesco Roghi per Marvel Comics, la Guida di SuperEva dedicata alla "Casa delle Idee". E' stato divertente "chiacchierare" a distanza con Francesco delle mie attività nel mondo del comics e delle mie passioni in tema di Marvel, per questo lo ringrazio e ti invito a dare un'occhiata all'interview ed a farmi sapere cosa ne pensi. Così facendo, anche l'autore delle domande resterà di certo al corrente dei commenti, dato che col nickname di imp.bianco è fra i più assidui e graditi utenti sia di questo che del blog dedicato a "Marvel made in Italy".

Intervista su Marvel Comics - Guida di SuperEva

sabato 19 luglio 2008

Who watches the Watchmen?

"Il mondo guarderà verso l'alto e griderà: Salvaci!
E io sussurrerò... No."

E' l'inquietante Rorschach a pronunciare questa frase nel trailer ufficiale di "Watchmen", distribuito dalla Warner da poche ore. Il capolavoro a fumetti scritto dal geniale Alan Moore e disegnato dal grande Dave Gibbons, infatti, è stato adattato per il grande schermo da Zack Snyder, lo stesso regista che ha firmato con ottimi risultati l'adattamento cinematografico di "300", altro libro a fumetti, realizzato questa volta dal divino Frank Miller.

L'opera originale è unanimamente riconosciuta come uno dei più grandi esempi di letteratura disegnata e a metà degli anni '80, quando è uscita negli Stati Uniti, ha rivoluzionato il modo di concepire il fumetto. "Watchmen" ha dimostrato quanto potesse essere potente il media, lo ha esplorato spingendosi laddove nessuno ero mai riuscito ad arrivare prima, portando al massimo splendore tutte le sue potenzialità narrative. L'opera non è solo scritta in maniera grandiosa. Non si fonda semplicemente su una storia geniale. Non presenta unicamente personaggi speciali ed innovativi. Non è esclusivamente lo "specchio" in cui il mondo dei super-eroi viene riflesso, mostrandoci il suo lato più oscuro. "Watchmen" è tutto questo ed è anche qualcosa di più. E' un perfetto meccanismo ad orologeria, che scava a fondo nelle ansie del suo tempo, le elabora e le rende universali, sfruttando tutte le potenzialità del linguaggio fumetto. "Watchmen" è al tempo stesso un trattato di storia contemporanea e un saggio su cosa sia possibile fare attraverso l'arte sequenziale, è uno dei più importanti romanzi a fumetti della storia ed è una pietra miliare nel panorama della letteratura di tutti i generi. E' un capolavoro assoluto, che chiunque dovrebbe leggere.

Cinema: Watchmen

Allo stesso modo credo che il suo adattamento cinematografico possa rivelarsi un'esperienza interessante. D'altronde il nome di Alan Moore è una garanzia e in passato il suo lavoro ha anche funzionato al cinema. Probabilmente si tratta del più grande scrittore di fumetti di tutti i tempi e già alcune delle sue opere erano arrivate sul grande schermo. Al di là della triste esperienza de "La leggenda degli uomini straordinari", che dal fumetto originale di Moore prende solo i personaggi, snaturando completamente la natura dell'opera originale, infatti, pellicole come "From Hell - La vera storia di Jack lo squartatore" e "V for Vendetta" possono considerarsi dei lavori davvero ben riusciti. Sebbene Moore li abbia tutti disconosciuti e abbia deciso di prenderne ufficialmente le distanze. Con "Watchmen", però, sembra che le cose possano essere diverse. Lo si intuisce già dal trailer e lo si capisce ancora meglio dalle dichiarazioni rilasciate dal regista. Anche lui ha adorato la graphic novel originale e dunque sono certo farà l'impossibile pur di riproporne sul grande schermo l'atmosfera e i punti di forza. Naturalmente sarà impossibile avere un adattamento fedele di un'opera così complessa, che oltretutto affonda parte del suo fascino nelle peculiarità di un mezzo di comunicazione totalmente diverso dal cinema. Un lavoro di sintesi e selezione sarà necessario per farne un buon film, dovendosi forzatamente discostare dalla graphic novel per funzionare bene. Però sembra proprio che il "Watchmen" del grande schermo sia davvero una diretta emanazione di quello del fumetto. Se anche Alan Moore dovesse arrivare a "benedirlo" con la sua approvazione, probabilmente ciò vorrebbe dire trovarsi di fronte anche ad un capolavoro del cinema.

Sarà davvero dura aspettare sino al Marzo del 2009, quando il film sarà distribuito in tutto il mondo. Nel frattempo, però, puoi gustare il primo trailer in italiano della pellicola e, se vuoi saperne di più su "Watchmen" e sul suo geniale autore, puoi vedere anche in versione integrale lo special "The mindscape of Alan Moore" realizzato dalla Shadowsnake Films, in cui l'autore britannico parla della sua vita, delle sue opere e della sua natura di sciamano...

martedì 15 luglio 2008

Crackle, online TV network

Probabilmente sono l'ultimo arrivato e conosci già benissimo quello che sto per segnalarti, ma... io l'ho scoperto solo da poco, oltretutto anche per pura fortuna, e mi sembra davvero il caso di consigliartelo. Parlo di Crackle, un network on line gestito dalla Sony, che viene definito come "un circuito e uno studio di video intrattenimento multi-piattaforma che distribuisce i migliori talenti emergenti della rete e oltre". Il materiale messo gratuitamente a disposizione non tradisce questa impegnativa presentazione e dalla home page del sito effettivamente è possibile accedere a una vasta scelta di materiali visivi archiviati per categorie, con un palinsesto ricco e variegato: commedie, videoclip musicali, film, programmi, cortometraggi, animazione, reality show e molto altro . La maggior parte dei video sono esclusivi e tutti sono di altissima qualità, sotto tutti i punti di vista, dalla loro realizzazione alla loro messa on line. I contenuti sono davvero troppi per parlarne in maniera diffusa e ti lascio il piacere di esplorare la piattaforma andando alla ricerca dei tuoi preferiti. Su tutto, però, mi sento di fare una segnalazione: la rubrica "Jace Hall" curata da Jason Hall, il "produttore definitivo", dato che si occupa di film, programmi TV e videogames. Ogni settimana il vulcanico conduttore intervista grandi nomi del mondo dell'entertainment, costruendo una striscia briosa e divertente. Ma ho deciso di darti un esempio dei video di Crackle non riprendendone una delle puntate, ma selezionando uno fra i tanti splendidi cortometraggi di animazione offerti sulla piattaforma: "Carried Away" di Zacc Parrish, un cartone animato a dir poco delizioso.

domenica 13 luglio 2008

Un vecchio di nome Logan

"Nessuno sa cosa sia successo durante la notte in cui gli eroi sono caduti.
Tutto ciò che sappiamo è che sono scomparsi, che il male ha trionfato, che da allora i cattivi hanno preso il potere.
Cosa sia successo a Wolverine è il più grande dei misteri.
Qualcuno dice che lo abbiano ferito come nessuno era mai riuscito a fare prima.
Altri dicono che fosse troppo stanco di tutti quei combattimenti e che abbia deciso di ritirarsi ad una vita più semplice.
In entrambi i casi, non ha alzato la voce o estratto gli artigli per quasi quindici anni.
I suoi vecchi amici avrebbero difficoltà a riconoscerlo adesso".

E' con questa affascinante introduzione che parte "Old man Logan", saga in otto parti dedicata a Wolverine e ospitata nella sua collana mensile statunitense a partire dal numero 66 della serie, uscito il 18 Giugno. Mark Millar e Steve McNiven, lo stesso acclamato duo che ha dato vita al gioiello "Civil War", trasportano Logan in un futuro apocalittico in cui il Marvel Universe assomiglia molto al mondo visto nei film di "Mad Max" e nella serie animata di "Hokuto no Ken", mostrandoci una civiltà in declino e una terra sterile e sofferente, come fosse stata sconvolta dall'incubo radioattivo.

Fumetti: Old man Logan by Millar & McNiven

Per motivi ancora non ben definiti, ad un certo punto lo status quo che conosciamo è cambiato: i peggiori criminali del pianeta hanno preso il potere e adesso governano il Nord America con pugno di ferro e un'organizzazione di tipo feudale. Anche Logan deve sottostare alla nuova legge e subire le angherie dei nuovi padroni del mondo. Ed è molto cambiato, tanto che il vecchio Wolverine sembra non esistere più. Riesce a controllarsi, a reprimere la sua aggressività e la sua rabbia, a zittire il suo istinto, a placare la belva rinchiusa dentro di se. Ora ha delle responsabilità. E' sposato e ha due figli, insieme a loro gestisce, pur con grandi difficoltà economiche, una fattoria nell'arida California. Di fronte all'incubo che l'incestuosa progenie di Banner che controlla il teritorio possa uccidere la sua famiglia, perchè non è in grado di pagare le inique tasse, Logan accetta la proposta di Hawkeye. Il Vendicatore è ormai cieco e gli offre denaro per avventurarsi insieme in un pericoloso viaggio in questo nuovo mondo in rovina. Dalle "Hulkland" sulla west coast dovranno arrivare all'altro capo degli States, sino alla città di New Babylon nel distretto "The President's quarter" sulla east coast, passando per "The Kingdom of the Kingpin" e il "Doom's lair", ma anche per ridenti cittadine ribattezzate Electroville o Osborn City.

Fumetti: la mappa di Old man Logan

Quello che ci aspetta, dunque, è una sorta di "road comic", alla scoperta del nuovo Logan e di questa affascinante interpretazione dell'universo Marvel. Una versione decadente, sporca e dannatamente cazzuta. Uno scenario che somiglia tanto ad un "uovo di Colombo": dopo aver finito di leggere il primo comic-book della serie, mi sembrava incredibile che nessuno avesse ancora sfruttato un'idea e un'atmosfera di questo genere. Millar e McNiven lo fanno adesso, creando uno di quei fumetti che qualsiasi amante del genere non può assolutamente lasciarsi sfuggire. Una storia narrata egregiamente, che nasce da uno spunto interessante ed è sviluppata attraverso scelte narrative, dialoghi, inquadrature e disegni che sembrano perfetti per raccontarla. Un prodotto moderno, d'impatto e godibile davvero per chiunque, che stimola la fantasia e "stuzzica" a dovere sia i "veri credenti" di vecchia data sia gli appassionati di cinema, con citazioni ed richiami sempre azzeccati.

La saga arriverà in Italia nel corso del 2009, ma ti assicuro che vale davvero la pena di aspettare: sono certo che non resterai deluso, come puoi già intuire dal materiale promozionale che la "Casa delle Idee" ha ben pensato di condividere on line.

venerdì 11 luglio 2008

Macro Marco su "Basement"

Musica: intervista a Macro Marco su Basement # 18
Sono davvero orgoglioso di presentarti la bella intervista che mio fratello Marco ha rilasciato allo splendido magazine musicale "Basement". Oltre ad essere una persona davvero speciale, infatti, è noto ai più come Macro Marco, il "nome d'arte" che utilizza quando si esibisce sui piatti dei club e delle dancehall di tutta Europa, ma anche dietro ai mixer e ai computer in studio. Mio fratello, infatti, è probabilmente uno dei migliori DJ di musica reggae dell'interno continente ed è uno dei più bravi e affermati produttori italiani del settore. Anche se di tanto in tanto non disdegna tornare al suo primo amore "a doppia H", ma specialmente contaminare le sonorità e sperimentare con i due generi.

Di recente anche la sua etichetta personale Macro Beats ha iniziato a decollare ed il Rototom Sunsplash in cui è attualmente impegnato credo sia davvero il "battesimo del fuoco" di questa sua nuova avventura. Poi il 29 Agosto uscirà nei migliori negozi di dischi anche la sua nuova collaborazione in veste di produttore con i Casino Royale sul progetto"Royale Rockers: The Reggae Sessions", lanciato con il nuovo video di "Protect me" in TV dal 7 Luglio ed il singolo "Cosmic Sound" (featuring Mikey Dread) in onda sulle principali radio nazionali proprio a partire da oggi.

E' proprio per questi motivi (e per tanti altri ancora), che la rivista "Basement" ha deciso di dedicargli ben 10 pagine del numero 18, disponibile da Giugno, con tanto di citazione in copertina! L'intervista curata da Luca Modica è realizzata molto bene e... anche per me che posso dire di conoscere davvero Marco... credo riescano a uscirne fuori tutto il suo amore per la musica, la sua passione, la sua professionalità, il sudore che ha buttato sui piatti per anni pur di affinare il suo stile, l'entusiasmo che porta con se in ogni serata, su ogni palco, in ogni piazza... Oltretutto l'articolo è anche ricco di fotografie e tutto il magazine è anche scaricabile gratuitamente on line: basta solo registrarsi gratis sul sito ufficiale della rivista e si può immediatamente accedere al free download della serie completa (numero 18 compreso, con Usher in cover), in un formato molto comodo da leggere sul proprio PC.

Prima di salutarti, in questa calda notte di Luglio, non mi resta che lasciarti con un invito per questa estate... Se sei appassionato di hip hop e reggae o se sei interessati a conoscerli meglio, se vuoi divertirti in una dancehall infarcita di dub plates, special e produzioni uniche al mondo, se hai voglia di passare una bella serata a base di "love, peace and unity"... dai uno sguardo alla pagina di Macro Marco su MySpace, la lista delle sue prossime date è in continuo aggiornamento ed arriva praticamente ovunque... da Ragusa al Silkeborg Reggae Festival, che sia solo a destreggiarsi sui piatti o che si esibisca insieme al suo amico e storico compagno d'avventura Brusco (che di certo non ha bisogno di presentazioni... uno dei pochi veri big della musica reggae in Italia) sotto il marchio di Gramigna: don't miss it! :-)

Tutte le immagini sono tratte dal free download di "Basement" # 18 (Giugno 2008) dal sito www.basementmag.info e sono © degli aventi diritto.

sabato 5 luglio 2008

Qualcosa di incredibile... e verde...

"Ci sono aspetti della mia personalità che non so controllare. E quando perdo il controllo... è molto pericoloso starmi vicino".

Credo proprio di essere uno dei pochi ad aver apprezzato il film "Hulk" diretto da Ang Lee. Da più parti mi è stato detto che fosse noioso e troppo "intellettuale", mentre a me è piaciuto sotto tutti i punti di vista. Ho gradito l'approccio "psicologico", figlio delle origini dell'eroe e della sua lunga sequenza di storie a fumeti scritte dal grande Peter David, ed il trattamento cinematografico in generale. Anche le famigerate riprese con "montaggio a vignette" secondo me sono funzionali e ben inserite nel contesto del film, oltre ad essere un voluto ed apprezzabile omaggio del regista ai natali fumettistici del "Gigante di Giada" creato da Stan Lee e Jack Kirby. Dopo aver promosso il primo capitolo e in quanto "vero credente", dunque, non potevo esimermi dall'andare al cinema, insieme ad un manipolo di nerdacci composto da Alessio, Carlo e Leonardo, per vederne il sequel... che poi in realtà non è nemmeno un vero seguito, ma andiamo con ordine...

"L'incredibile Hulk", uscito nelle sale da un paio di settimane, è la seconda produzione diretta dei Marvel Studios dopo "Iron Man" e si stacca volutamente e chiaramente dal suo quasi omonimo predecessore. Ce ne si accorge subito, sin dai titoli di testa, in cui vengono mostrate in maniera molto interessante le origini del personaggio e la sua prima trasformazione. Ma questa "nascita" è diversa da quella del primo film, a dare immediatamente il senso del distacco dalla precedente pellicola. Si tratta, piuttosto, di un remake funzionale delle origini mostrate nella vecchia serie televisiva "The Incredible Hulk", da cui il film non ha dunque mutuato solo il titolo. Il parallelo parte proprio con la narrazione delle origini, che strizza chiaramente l'occhio ai fan del serial per elementi e inquadrature, ma prosegue poi con l'utilizzo del tema musicale e la sostanza del film più in generale. Così come accadeva in TV al Bruce Banner interpretato da Bill Bixby, anche in questa nuova versione su celluloide il tormentato personaggio, che questa volta ha le fattezze del grande Edward Norton, è visto come un uomo in fuga. Ha deciso di allontanarsi dal suo mondo e dai suoi cari per evitare di metterli in pericolo e ora vaga per il pianeta pur di sfuggire all'esercito degli Stati Uniti, mentre impara a controllare i suoi stati d'animo e prova a liberarsi della sua maledizione. All'inizio del film troviamo Banner in Brasile, ma l'ex scenziato che nasconde in sè i segreti dell'energia Gamma viene presto stanato dalle forze militari USA comandate dal Generale Thaddeus "Thunderbolt" Ross (William Hurt) ed inizia così... con una splendida sequenza di inseguimento a piedi in una favelas... il suo viaggio di ritorno verso New York, per ritrovare la sua amata Betty Ross (Liv Tyler) e sottoporsi ad una cura. Ma incrocerà il suo cammino con quello del micidiale Emil Blonsky (Tim Roth), abbagliato dalla forza di Hulk e disposto a tutto pur di ottenere un potere grande quanto il suo.

Cinema: L'incredibile Hulk

Alla fine della visione, la pellicola diretta da Louis Leterrier mi ha lasciato davvero soddisfatto, dandomi proprio quello che speravo e che mi aspettavo. Quasi due ore di azione e avventura, con una trama semplice, ma al tempo stesso molto solida, che permette al regista di farci conoscere i personaggi e di mostrarci come interagiscano fra loro, senza mai dimenticare che al centro della scena c'è comunque un mostro verde di due metri e mezzo che "più si arrabbia, più diventa forte". Gli effetti speciali sono ottimi e riescono a creare un Hulk convincente e "realistico", che assomiglia quasi un un gorilla umanoide, muovendosi e spostandosi in molte situazioni proprio come farebbe un enorme primate che cammini eretto. Anche le scene di lotta sono tutte davvero spettacolari e regalano alcuni momenti indimenticabili, specialmente il primo scontro fra Hulk e Blonsky "potenziato" (da un certo siero...), un condensato di adrenalina e dinamismo, che ti mostro anche nel video più in basso. Insieme a questa, le scene che mi hanno emozionato di più sono state altre due. L'incontro fra Betty e Hulk in una grotta, sotto una pioggia tremenda e con il "mostro / bambino" che sfoga la sua rabbia e la sua frustrazione contro la tempesta. Ed il lancio di Banner dall'elicottero, per scatenare la bestia rinchiusa dentro di se e combattere contro il sanguinario Abominio. Entrambe hanno prestigiose origini fumettistiche: se la prima richiama proprio le origini dell'eroe, la seconda si riferisce alla sua più recente interpretazione in chiave "definitiva" sulle pagine della geniale serie "Ultimates" di Mark Millar e Bryan Hitch.

Da segnalare le divertenti apparizioni speciali del mitico Stan Lee e di Lou Ferrigno, il culturista che nel serial TV veniva dipinto di verde per interpretare Hulk, oltre che l'inserimento del defunto Bill Bixby, che appare in un programma televisivo visto da Banner mentre è ancora in Brasile. Senza dimenticarsi, naturalmente, di tutte quelle chicche da "Marvel zombie" che infarciscono la pellicola. La citazione di Nick Fury e del Dottor Samson, gli accenni al progetto del "super soldato", ma specialmente il fugace arrivo sul finale di Tony Stark, interpretato proprio da Robert Downey Jr, dunque davvero lo stesso di "Iron Man". Inoltre sembra proprio che sia stata stata tagliata all'ultimo momento, in fase di montaggio, una scena che avrebbe dovuto mostrare l'incontro fra Hulk e Capitan America... Ma si dice la ritroveremo fra i contenuti extra della prossima edizione del film in DVD... Il Marvel Universe sul grande schermo, comunque, continua a crescere e potrebbe addirittura rivoluzionare il modo di fare e pensare un certo tipo di cinema block-buster: i Vendicatori e la continuity stanno arrivando... Hollywood, preparati a cambiare...

 

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