domenica 29 giugno 2008

Sette anni di Amazing Comics in rete

7 anni di Amazing Comics in rete, art by Renato Stevanato Per la prima volta nella mia presenza sul web, lancio un messaggio "a reti unificate", presentando questo testo sul mio blog per poi farlo rimbalzare all'interno dell'Amazing Comics Network. Grazie al bel disegno che l'amico Renato Stevanato ha deciso di regalarmi, infatti, finalmente sono riuscito a ricordare un compleanno di Amazing Comics in versione web. Il settimo, dato che AC ha ufficialmente debuttato on line proprio il 29 Giugno del 2001.

La storia del progetto, però, parte decisamente da più lontano. Dal 1989, per la precisione, quando ho fondato la fanzine cartacea che ho poi portato avanti con continuità per più di 15 anni. Un'esperienza davvero preziosa per la mia formazione professionale ed umana. Sebbene a livello amatoriale e su piccolissima scala, infatti, curare la 'zine mi ha posto di fronte a tanti problemi ed a numerosi aspetti dell'editoria, dandomi quell'infarinatura di base che mi sostiene ancora oggi, quando il publishing comics è diventato anche il mio lavoro, oltre a restare la mia più grande passione. Per la 'zine dovevo fare tutto. Scrivere i miei pezzi e le mie sceneggiature. Contattare i collaboratori e coordinare il loro lavoro. Supervisionare gli articoli ed i fumetti. Impostare graficamente e chiudere ogni numero. Portare gli "originali" in copisteria, per poi pagare e ritirare migliaia di pagine fotocopiate, dividerle nella giusta sequenza, piegarle e spillarle. Dovevo spedire per posta la fanzine agli abbonati, ai (pochi) negozi che la distribuivano e agli addetti ai lavori per scopo recensione. Dovevo portarla in mostra durante le convention e convincere la gente a comprarla, magari anche a iniziare a collaborare. Realizzare la fanza, infatti, mi ha concesso il privilegio di conoscere tante altre persone col mio stesso amore per il mondo della "letteratura disegnata", di incontrarli alle fiere, di chiacchierare con loro e restare in contatto, di fare nuove amicizie e crescere, confrontandomi con gli altri e con opinioni diverse dalla mia. Agli inizi con tanti amici e collaboratori intrattenevo solo rapporti epistolari "vecchia scuola", con tanto di busta e francobolli, che mi hanno dato davvero molto sotto il profilo umano. Poi nel mondo è successo qualcosa...

Poi è arrivato Internet. E... come tutto il resto... dal 29 Giugno 1989 anche Amazing Comics è cambiata. La versione "fisica" era molto appagante. Ogni volta che un nuovo numero era pronto per me era una grandissima gioia. Ma aveva anche molti limiti. Riuscivo a pubblicarne solo uno ogni sei mesi e, per quanto la fanzine fosse apprezzata dal pubblico e dalla critica, mi era possibile distribuirne solo 300 o 350 copie. Anche la veste grafica e il formato erano decisamente poveri, costretti dal bianco & nero e dal dover limitare le spese il più possibile. Con l'avvento del web, questi problemi sono diventati obsoleti, sono scomparsi come per incanto. L'unico limite è diventata la fantasia e ritrovarsi disponibili su Internet ha voluto dire essere virtualmente a disposizione dell'intera umanità. E me ne sono accorto subito, già con la primissima versione del sito, allora ospitata sullo spazio gratuito offerto da Tiscali. Ancora rabbrividisco se penso all'impostazione a frame, ma... anche con tutte le ingenuità generate dal mio essere un "dilettante allo sbaraglio"... il sito riusciva a "incontrare" in pochi giorni molte più persone di quante riuscissero ad accaparrarsi la fanzine in 6 mesi. Il risultato è diventato immediatamente scontato. La 'zine ha continuato ad uscire per un altro paio di anni, ma tutta l'attenzione è stata presto riversata sul web, anche perchè... grazie a tanto lavoro ed all'insostituibile supporto dei grandiosi Daniele D'Aquino e Stefano Perullo... il nuovo dominio www.amazingcomics.it è diventato subito uno dei punti di riferimento per l'informazione on line sul fumetto. Per anni ho messo in rete a ritmo quotidiano una marea di contenuti: interviste esclusive ad alcuni dei più grande autori del panorama italiano e mondiale, recensioni, reportage e fotografie dalle mostre, immagini, disegni originali, approfondimenti e tanto... ma davvero tanto altro. AmazingComics.it è così diventato un'immenso contenitore di materiali e informazioni, sempre disponibili e perfetti per iniziare o approfondire il proprio viaggio nel "pianeta fumetto". Essendo rimasta solo una passione e non un impegno a tempo pieno, la periodicità degli aggiornamenti si è andata diradando, di pari passo con i nuovi impegni miei e dei vari collaboratori che si sono alternati col passare degli anni. I tempi degli update giornalieri sono diventati un lontano ricordo. Ma in compenso, grazie agli ultimi ritrovati di Internet, sono arrivati con prepotenza tanti splendidi video e il "progetto Amazing Comics" si è allargato a altri modi di "fare web", con l'esordio del news blog, della vetrina su MySpace e del canale video su YouTube.

Sette anni possono non sembrare molti. Ma in questa occasione... spronato anche da Renato e dal Dottor Manhattan... ho pensato fosse il caso di "fare il punto della situazione". Di guardare al passato di Amazing Comics, per sapere da dove siamo partiti e dove siamo arrivati finora, specialmente per provare ad ipotizzare dove potremo arrivare in futuro. Negli ultimi sette anni tutto è andato velocissimo. Il mondo è cambiato. I fumetti sono cambiati. La mia vita è cambiata. Da Roma a Modena. Dal mondo dell'università a quello del lavoro. Da una rassicurante situazione ambientale ad una nuova sfida. Dai "venti..." ai "trenta...". Eppure Amazing Comics è ancora lì. Come quando di anni ne avevo solo 13 ed era tutta "fotocopie e olio di gomito". Anche se qualche volta... specialmente negli ultimi mesi... "schiacciato" dal lavoro e dalle mie nuove passioni web, avevo quasi pensato di "mollare". E' per questo che ti invito ad alzare virtualmente il calice ed a brindare insieme a me... anche per spronarmi a continuare... tanti auguri Amazing Comics e 100 di questi anni!

sabato 28 giugno 2008

Addio Michael

Ieri notte è morto Michael Turner.

L'artista statunitense ha combattuto per otto lunghissimi anni contro un male che alla fine è stato più forte di lui e ce lo ha strappato via. Ma non lo dimenticherò mai e continuerò a ricordarlo attraverso le splendide illustrazioni che ci ha lasciato, attraverso i caldi sogni su carta che è riuscito a regalarmi, attraverso quelle figure eleganti e sensuali che ormai mi sono rimaste nel cuore. Però è davvero triste pensare che se ne sia andato via, che non avrò mai la possibilità di conoscerlo di persona e di stringergli la mano, che non potrò più restare nella trepidante attesa di ammirare i suoi nuovi gioielli illustrati, che non sarò più sbalordito dai suoi prossimi lavori, che non verrò avvolto ancora da quella energia luminosa e dinamica che esce fuori con assoluta naturalezza dalle sue opere.

Questa volta il detto "I migliori sono sempre i primi ad andarsene" smette di essere un luogo comune. Michael Turner aveva solo 37 anni ed era il migliore cover artist di super-eroi del mondo. Ma... anche se adesso non c'è più, anche se è andato via troppo presto, anche se ancora probabilmente non aveva neppure avuto la possibilità di esprimere tutto il suo potenziale... nella mia memoria continuerà ad esserlo per sempre. Anche perchè non era solo questo. Era una persona che amava il mondo dei comics con tutto se stesso, che ha continuato a disegnare con passione e favolosi risultati anche quando il male lo consumava dall'interno, che aveva ancora voglia di incontrare i fan anche se il dolore iniziava a diventare fortissimo, quasi insostenibile.

Michael Turner era diverso. Era speciale. Era un esempio. Nell'esistenza di tutti i giorni, amando la vita, lottando per essa con tutte le sue forze e non arrendendosi mai. E nell'industria del fumetto. Di fronte a tanti mercenari, pronti a vendersi all'offerente più alto... incapaci di rispettare le scadenze per assoluta mancanza di voglia e di impegno... desiderosi di migrare prima possibile verso il mondo dei videogames o del cinema... Turner dimostrava di essere un vero artista, di avere un cuore ed una passione immensi, di non fare il disegnatore di comics solo "per la fama ed il denaro", anzi... ha sempre dimostrato di non "fare" semplicemente il disegnatore, ma di esserlo, nelle profondità del suo animo e della sua essenza, fino in fondo e sino alla fine dei suoi giorni. Fino a quando andava alle convention costretto sulla sedie a rotelle e portando addosso gli evidenti segni della sua sofferenza. Lo faceva solo per incontrare i fan e regalarsi / regalargli quell'attimo di gioia reciproca e quell'autografo che loro avrebbero conservato per sempre come uno fra i tesori più preziosi.

Riposa in pace, Michael, e grazie di tutto.

JLA by Michael Turner

martedì 24 giugno 2008

Fringe, la nuova serie di J. J. Abrams

Su consiglio dell'amico e super-blogger Mattia, un paio di giorni fa ho visto il pilot di "Fringe", la nuova serie televisiva ideata dal grande J.J. Abrams, il creatore dei già citati "Cloverfield" e "Lost". Sembra che anche questa volta l'autore sia riuscito a fare centro, dando vita ad uno scenario narrativo che di certo appassionerà milioni di telespettatori in giro per il mondo.

Protagonista della storia è Olivia Dunham, agente speciale dell'FBI interpretata da Anna Torv che verrà coinvolta in una cospirazione su scala globale. Una misteriosa organizzazione, che sembra essere più potente e introdotta nel sistema di qualsiasi agenzia di sicurezza nazionale, sta scatenando in tutto il pianeta una serie di eventi catastrofici conosciuta come "Lo schema". Un piano ben organizzato, ma non meglio definito, che prevede una vera e propria sperimentazione effettuata su esseri umani, vittime inconsapevoli di nuovi virus, esperimenti genetici e test raccapriccianti frutto di una tecnologia molto avanzata, ma ormai senza più scrupoli o remore morali. L'agente Dunham, inizialmente all'oscuro di tutto quello che sta accadendo, proprio come il resto dell'umanità, viene inserita insieme al suo collega John Scott (Mark Valley) nelle indagine relative al più recente tassello dello "schema": l'arrivo a Boston del volo 627 proveniente da Amburgo, un volo di linea pieno di cadaveri orribilmente sfigurati. Senza preavviso e senza alcuna preparazione, spinta dal desiderio di salvare il proprio compagno, viene invischiata in un vortice di intrighi planetari e tecniche scientifiche ai limiti dell'immaginazione, che stravolgeranno le poche certezze della sua vita e la porteranno ad affrontare una sfida nuova, costretta dagli eventi a guardare al mondo con occhi molto diversi.

Serial TV: Fringe

Il pilot della serie è ricco, avvincente e tecnicamente perfetto. Ottima la fotografia, davvero interessante anche l'uso della "didascalie" che indicano i luoghi dopo i cambi di scena: scritti con lettere digitali in 3D, sembrano quasi "galleggiare" nell'ambiente ed interagiscono con i movimenti di macchina. Spettacolare una sequenza onirica, che in qualche modo mi ha ricordato il film "The Cell" di Tarsem Singh. Sino ad un certo punto mi era sembrata solo un riuscitissimo esercizio di stile, inutile a livello di sceneggiatura, rivelandosi invece sul finale come uno dei possibili cardini dell'intera vicenda e generando un ottimo effetto di "sospensione". Oltre all'azzeccata e brava protagonista, sembrano convincenti anche la caratterizzazione dei comprimari e la scelta degli attori chiamati ad interpretali. Da segnalare specialmente la partecipazione di Joshua Jackson, nella parte di Peter Bishop, uno dei componenti della strana task force diretta dal tenebroso ed enigmatico Phillip Broyles (Lance Reddick).

Il risultato, almeno giudicando dalla puntata pilota, riesce nella giusta alchimia di elementi forse non innovativi e già visti nella storia professionale di Abrams, ma con l'inserimento di alcune decise novità e intrecciati in maniera molto affascinante. Ai misteri di "Lost" vengono affiancate le atmosfere da spionaggio di "Alias" (altra serie creata dall'autore), ma tutto viene calato in una realtà ancora più dark e solo in qualche maniera fantascientifica. Non si tratta, infatti, di una science fiction iper futuristica, nè tantomeno di un "clone" di "X-Files", ma di una realtà simile a quelle distopiche, allucinate e oscure immaginate del maestro P. K. Dick. Se la serie, che inizierà ufficialmente negli Stati Uniti l'8 Settembre 2008, manterrà le promesse del pilot, di sicuro diventerà uno dei miei appuntamenti fissi. Non ti bastano le mie parole o questa mia recensione ti sembra troppo entusiasta? Basta poco per ricrederti: dai un'occhiata al video promo del pilota, con tanto di sottotitoli in italiano...

sabato 21 giugno 2008

Piombo e fango

Tutti zitti, adesso parla il Danno.
Dunque pronti ad ascoltarlo e a muovere la testa a ritmo di musica...



Er Danno, aka Simone Eleutieri, è il miglior MC italiano di tutti i tempi. Colonna portante dei Colle der Fomento, insieme a Masito Fresco, Ice One, Dj Baro ed ai suoi altri compagni di viaggio "nell'hardcore e funk romano", dagli inizi degli anni '90 ha fatto la storia dell'hip hop in Italia. Volando molto alto. Sorpassando con scioltezza il resto della scena, grazie al suo stile unico ed alla potenza espressiva dei suoi testi. E per rendersene conto basta ascoltare un paio delle sue canzoni o assistere ai primi 5 minuti di una sua esibizione live. Metriche perfette, che si incastrano in maniera impeccabile e sono capaci di sfruttare sempre al meglio le potenzialità di una base. Testi intensi ed il più delle volte impegnati, che riescono a far passare un messaggio sociale, te lo spiattellano in faccia in maniera chiara e immediata. Proprio come "Piombo e fango", il pezzo nel videoclip che ti ho appena mostrato, tratto dall'album "Guerra fra poveri", distribuito da Vibrarecords Lab. Sul beat potente e coinvolgente creato da Mr. Phil, autore della compilation, Danno dimostra quello di cui è capace. E ribadisce ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, di essere il numero 1. Di aver raccolto il testimone lasciato parecchio tempo fa dalla crew "Sangue Misto", che sono anche campionati / citati proprio nel pezzo in questione.


Seguo e ammiro il Colle e Danno da sempre, attraverso i loro CD e le loro esibizioni live. La prima... se non ricordo male... nel 1994 o 1995 al Circolo degli Artisti... quando ancora era dalle parti di Stazione Termini (chi frequentava Roma nei primi anni '90 sa di cosa parlo). Di recente ho anche scoperto che Danno è un grande appassionato di fumetti. Era già possibile intuirlo attraverso gli "omaggi" inseriti in alcuni dei suoi testi, ma solo dopo aver letto la bella intervista che ha concesso agli amici di ComicUS.it mi sono reso conto di quanto stia dentro al mondo dei comics, dunque... adesso mi sta ancora più simpatico! :-)

giovedì 19 giugno 2008

Euro 2008: Italia, il girone C

E' da quando sono iniziari gli Europei 2008 che volevo parlarne sul blog. Poi la clamorosa sconfitta contro un'Olanda stellare quanto inattesa, mi ha portato a calibrare il tiro. Mi sono limitato ad una "dichiarazione d'amore" nei confronti del pallone, abbastanza "universale" e legata solo in qualche modo a Euro 2008, ma senza sbilanciarmi troppo. Le cose non sembravano poter andare troppo bene e c'era in ballo anche una scommessa (una cena a base di pesce e vino, vinta) sul risultato dell'ultima partita, con l'amico francese Olivier. Ma adesso che siamo riusciti a passare il turno, sebbene faticosamente, ho deciso di recuperare in un sol colpo il discorso relativo al nostro girone di qualificazione, con una fotogallery commentata. Tutte le immagini sono tratte dallo strepitoso "Speciale Euro 2008" messo on line da La Stampa. Una serie di fotografie, pagelle e servizi aggiornati in tempo reale, una fonte di informazioni e materiale davvero ottimo, che ti consiglio di visitare per restare sempre aggiornato sugli sviluppi della competizione. Personalmente spero proprio che questa raccolta di "momenti salienti" sia di buon auspicio e che il nostro "viaggio per immagini" in terra di Austria e Svizzera possa continuare anche dopo la partita dei quarti di finale contro una fortissima Spagna...

9 Giugno, Stade de Suisse Wankdorf, 20:45

Olanda vs Italia 3-0

La selezione italiana schierata in campo da Mister Donadoni.
Luca Toni nella sua "posa tipo" di questo Europeo finora: disperato dopo aver sbagliato un goal.

La squadra olandese allenata dal grande Marco Van Basten festeggia giustamente alla fine del massacro.
13 Giugno, Letzigrund, 18:00

Mutu segna il goal del vantaggio rumeno dopo l'involontario passaggio suicida di Gianluca Zambrotta.

Christian Panucci butta dentro il meritato e liberatorio pallone del pareggio.

Super Gigi Buffon, il più grande portiere del mondo, para il rigore di Mutu, che ci consente di mantenere il pareggio e di continuare a sperare nella qualificazione.
17 Giugno, Letzigrund, 20:45


Abidal atterra Luca Toni in area, commettendo fallo da ultimo uomo e interrompendo una chiara occasione da goal: rigore ed espulsione. Francia in 10 uomini per più di 65 minuti...

Andrea Pirlo batte e segna il rigore: Italia in vantaggio.

Daniele De Rossi, autore di una prova magistrale, esulta dopo aver battuto il calcio di punizione che, con la colpevole deviazione di Henry in barriera, porta il risultato sul 2-0.
Tutte le fotografie sono © LaStampa.it.

lunedì 16 giugno 2008

sabato 14 giugno 2008

Salva la cheerleader, salva il mondo

Per tutti gli appassionati di super-eroi, "Heroes" è stato un sogno diventato realtà. Il serial TV creato e scritto da Tim Kring, infatti, non solo è un perfetto condensato di tutti gli elementi della "cultura super", ma è in generale un ottimo prodotto, che contribuisce a "sdoganare" ulteriormente il genere al di fuori del "mondo nerd". Una serie che in qualche maniera ha "cavalcato l'onda" del successo dei film dedicati ai super esseri, ma calandoli in un'atmosfera più cupa e ansiogena, rendendoli in qualche maniera "reali". Sulla scia del genere "revisionista", che parte da "Watchmen" di Alan Moore fino ad arrivare a "Rising Stars" di J. Michael Straczynski, il serial è riuscito a mostrarci come potrebbe essere "veramente" un mondo popolato da umani dotati di capacità speciali. Anche se, nello sviluppo delle trame, probabilmente "Heroes" è maggiormente debitore dell'acclamata saga degli "X-Men" ideata da Chris Claremont. Non solo perchè i personaggi sono inquadrabili come mutanti, quanto perchè il serial pesca a piene mani nelle numerose trame e nei "trucchi narrativi" creati dall'autore britannico sulle pagine del fumetto Marvel. Non a caso, lo scrittore fa anche una breve apparizione nell'ultima puntata della prima stagione, vestendo i panni di un riparatore di spade.

Serial TV: Heroes
La storia è focalizzata su un gruppo di persone dotate di super-poteri, che sembra abbiano un destino comune. Alcuni di loro stanno scoprendo solo ora di essere speciali, altri lo sanno da tempo. Vivono vite diverse, nei luoghi più lontani del pianeta. Nulla sembra legarli. Eppure le loro esistenze sono strettamente interconnesse a quelle degli altri, in un disegno apparentemente impercettibile, che viene svelato lentamente e con sapienza. A fare da collante fra loro, il professor Mohinder Suresh e il pittore Isaac Mendez. Il primo è un esperto di genetica deciso a rintracciare e aiutare chiunque mostri di avere facoltà speciali, per permettergli di controllare i propri poteri e condurre una vita normale. Il secondo è uno degli "eroi", un artista eroinomane capace di prevedere il futuro nelle sue opere, che realizza in stato di "trance". Attraverso i suoi dipinti (splendidamente realizzati nella realtà dal grande Tim Sale) verrà alla luce l'immensa tragedia che sta per abbattersi su New York e che sarà provocata proprio da un super-umano. Chi sarà il responsabile? L'eroico Peter Petrelli? Il malvagio Sylar? La schizofrenica Niki Sanders? L'incontrollabile Ted Sprague? Provocherà la disgrazia in maniera volontaria o per errore? E perchè una versione di Hiro Nakamura proveniente dal futuro afferma che solo salvando la cheerleader Claire Bennet sarà possibile salvare il mondo? L'intrigo si infittisce ad ogni episodio, il numero dei personaggi cresce e la trama inizia ad assumere connotati sempre più unici ed appassionanti, che rendono "Heroes" un serial davvero speciale. Perchè non è interessante solo cosa è raccontato, ma anche come viene fatto. Con una sceneggiatura che riesce ad approfondire tutti i personaggi. Con lo sfoggio di super-poteri che non va mai a discapito dell'intreccio, pur mostrando effetti speciali e visivi di tutto rispetto. Con una narrazione sempre avvincente e dialoghi epici e intensi, perfetti per commentare vicende di questa potenza narrativa.
Serial TV: Heroes by Tim Sale
La serie ha incontrato un successo clamoroso negli USA, ma purtroppo non ha avuto lo stesso tipo di riscontro anche in Italia. La serie NBC, infatti, è stata trasmessa l'anno scorso nel nostro paese da Italia 1, che non sembra averla capita a fondo e l'ha programmata decisamente male. Inizialmente gli episodi sono stati trasmessi di Domenica sera. Ma "Heroes" è un prodotto destinato ad un pubblico giovane, che probabilmente nel corso del weekend preferisce uscire e divertirsi. Dopo un inizio convincente, inoltre, la curva di audience del programma è calata in maniera verticale e l'emittente ha ben pensato di interrompere la messa in onda e proporre gli ultimi episodi dopo qualche tempo, a tarda notte e con una programmazione mai ben definita. Dopo un trattamento di questo genere, le speranze di vedere la seconda stagione in italiano le avevo ormai perse. Infatti ho deciso di vederla in edizione originale. Poi è arrivato il "miracolo" del digitale terrestre, una "valvola di sfogo" che permette all'emittente di ammortizzare i costi di qualsiasi programma, avendo un doppio canale in cui "venderlo": su digitale attraverso abbonamenti e il pagamento "pay per view", poi in TV in chiaro attraverso la vendita degli spazi pubblicitari. Anche "Heroes" volume 2, infatti, è puntualmente arrivato sui calani di Mediaset Premium ed è pronta a fare capolino in autunno anche su Italia 1, sebbene solo in seconda serata. Magari tornerò a parlarne proprio in quel momento. Anche perchè, per uno strano caso del destino, la seconda stagione potrebbe essere in chiaro in Italia, quando negli Stati Uniti debutterà il terzo volume, intitolato "Villains". Nel frattempo, comunque, la rete Mediaset inizierà a mandare in onda le repliche della prima serie, a partire dal 19 Giugno ogni Giovedi alle 23:00. Un'ottima maniera per vedere o rivedere l'origine degli eroi e il loro tentativo di evitare l'imminente e annunciata catastrofe, per essere poi subito pronti a riprendere il racconto con la seconda stagione, esattamente dove si era interrotto. Ma... prima di allora... ho deciso di farti un regalo, il video promo uficiale di "Heroes" Volume 2. Probabilmente uno degli spot promozionali più belli che siano mai stati realizzati, con la sua carica iconica e poetica, oltre alla perfetta sinergia di testi, musica e immagini: un piccolo gioiello da ammirare più volte.

mercoledì 11 giugno 2008

Diggin'

"7 respiri" è il nuovo album di Kiave, bravissimo rapper nostrano che spicca nel panorama nazionale grazie a uno stile davvero unico, plasmato su una voce calda, metriche musicali e rime intense. Ne è un perfetto esempio il video che ha iniziato a circolare da poco, quello del nuovo singolo estratto dal disco, "Diggin'". Un beat rilassato e una base morbida vengono cavalcati con padronanza e sicurezza dal flow del cantante, dal suo fiume di parole, dai suoi testi decisi. Il risultato è una canzone che ti resta nelle orecchie e si fa riascoltare volentieri. Un pezzo che credo potrebbe essere anche molto radiofonico e che spero di sentire spesso in giro. Per adesso ti mostro il video, che risulta davvero apprezzabile sotto tutti i punti di vista. Una realizzazione che racconta una piccola storia e che si lega a filo doppio al testo della canzone, raggiungendo nel finale una perfetta e interessante fusione fra testo, musica e immagine. Segnalo anche un paio di scelte di casting a me molto gradite, non solo per la "partecipazione speciale" di mio fratello Marco (aka Macro Marco, che appare un paio di volte), ma anche per la splendida prova offerta dal mitico Rafè (il manager che parla al cellulare): la sua interpretazione forse non merita una candidatura all'Oscar, ma almeno al Golden Globe sì! :-)

lunedì 9 giugno 2008

Il protagonista

Il protagonista è sempre e comunque lui. Qualunque sia lo scenario. Un cortile, una spiaggia, un campetto in terra battuta, un prato. Che attorno ci siano un paio di amici o sessantamila persone. Che manchi un uomo perchè ha scordato l'appuntamento o che milioni di spettatori siano incollati davanti alla TV aspettando l'inizio dell'evento. Lui è al centro dell'attenzione. I protagonisti sembrano altri, ma in reltà tutti gli occhi gli sono puntati addosso. Le star non fanno altro che rincorrerlo. Lui non ha paura. Si fa prendere a calci, testate, ginocchiate. Si fa afferrare e stringere. Alle volte gli capita di trovarsi improvvisamente in una pozza d'acqua o sugli spalti, di sbattere violentemente contro un muro o un tabellone pubblicitario. Lui non è mai geloso. Sa benissimo che ci sono miliardi di altri come lui. Alcuni semplicemente gli somigliano, altri hanno esattamente le sue stesse fattezze. Possono sostituirlo in qualsiasi momento, per far si che la storia non rallenti. Non sta a lui decidere, deve solo farsi trovare pronto quando sarà il suo momento. Lui è democratico, anzi... lui è socialista. Da e prende solo in base alle capacità dei singoli. Non gli interessa che tu sia pieno di soldi o che tiri avanti a fatica, che tuo padre sia un industriale o un operaio, che tu abbia le scarpe più alla moda o dei vecchi scarpini mezzi rotti. Lui è uguale per tutti. Sei solo tu che devi dimostrare quello che vali quando ti arriva di fronte. Lui è il primo compagno di giochi, è la causa di gioie e passioni, è il motivo di incontro e di festa. Purtroppo talvolta è anche la scusa di scontri e tragedie. Lui è una costante. Quando sfili per le strade della tua città festeggiando la vittoria dell'Italia ai mondiali di Germania 2006 e quando la tua nazionale perde 3 a 0 contro l'Olanda durante la prima partita di un Europeo 2008 che si prospetta difficilissimo. Lui è sempre lì e il momento in cui è più felice, è sempre quello: quando si trova improvvisamente a gonfiare una rete e a sentire la gente attorno che esulta. In fondo esiste solo per farci divertire, appassionare, sudare, discutere, disperare... insomma, per farci emozionare. E ci riesce sempre benissimo.

Pallone Europass Euro 2008 by Adidas

domenica 8 giugno 2008

Elettronica made in Japan

Ammetto che il titolo di questo post è un pò ambiguo e, per evitare che possa trarti in inganno, vado subito a chiarire la situazione. In questo messaggio non andrò a parlare di tutte quelle meraviglie della tecnologia che il popolo giapponese è capace di immaginare, creare e imporre nel resto del mondo. Questo aggiornamento del blog, infatti, nasce dall'interessante avvenimento musicale a cui ho partecipato ieri sera, il "Node - Festival Internazionale di musica elettronica e live media". L'evento è stato organizzato nella splendida struttura della Galleria Civica di Modena, sfruttando in maniera ottimale tutti i suoi spazi, dalle sale interne al suo delizioso chiostro. Per quel che mi riguarda, ho stazionato proprio all'esterno, godendo della bella serata, della perfetta diffusione del suono e dell'esibizione degli ospiti attraverso un maxi schermo con la proiezione delle loro attività sul palco. Dopo un ottima pizza insieme ad Alessio, con tanto di Amaro del Capo a chiusura, siamo arrivati all'evento in tempo per assistere alla performace live dell'ospite più atteso: il dj e autore AOKI takamasa. Nato in Giappone, ma attualmente residente in Europa, sempre in movimento fra la Germania e la Francia, questo talento della musica elettronica sembra proprio essere una delle star internazionali del settore. Personalmente non sono un fan del genere... non ne capisco molto e non partecipo abitualmente a live di questo tipo... però mi sono divertito molto e, da profano, sono stato trascinato dalle ritmiche e dai loop proposti dal dj, dalle sonorità ipnotiche e minimaliste della sua musica. Senza nemmeno rendermene conto, mi sono trovato a ballare, muovendo le gambe e la testa a ritmo di musica, mentre continuavo a chiacchierare piacevolmente anche con Annalisa e Mauro, incontrati casualmente sul posto. L'elettronica immaginata e creata dai giapponesi... evidentemente riesce a imporsi in maniera naturale anche quando si parla di musica. Per fartene un'idea, puoi dare un click alla pagina di AOKI su Last.fm e al video sottostante, che mostra una sua appassionante esibizione live nel Dicembre 2007 a Tokyo, apprezzabile anche per qualità di riprese e fotografia...

giovedì 5 giugno 2008

Un Monde Meilleur

"Un Monde Meilleur" è il titolo di un cortometraggio diretto da Igor Pejic. Un piccolo gioiello francese di 8 minuti, in cui il talentuoso regista riesce a condensare un coacervo di emozioni e suggestioni diverse. Il film, infatti, si svolge su due livelli paralleli. Il protagonista (intepretato dal mitico David Belle) è un soldato e ogni tanto gli capita di estraniarsi dalla battaglia e dalla cruenta realtà che lo circonda, per vivere alcuni momenti di pace in una splendida e luminosa dimensione "onirica" creata dalla sua mente. Sebbene questo "mondo migliore" sia solo frutto della sua fantasia, la serenità e l'armonia che vi si respirano sono quasi tangili, per il personaggio, ma anche per lo spettatore, grazie ad una serie di interessanti accortezze tecniche. Non tanto le scelte di fotografia ed un uso della luce quasi accecante, quanto l'utilizzo della computer grafica per integrare scene riprese dal vivo e fondali in animazione digitale. Sembra quasi di essere in un videogioco. E questo è anche il "trait d'union" fra le due realtà raccontate dal film. Perchè quando il protagonista smette di "sognare" e torna alla violenza della vita vera... con le sue luci scure, le sue tonalità fredde, le sue scene adrenaliniche e raccapriccianti... quando è l'azione a farla da padrona, le coreografie degli scontri armati e i movimenti di camera superano tantissimi "action movies block buster" e sono paragonabili solo alle scene più spettacolari dei migliori videogiochi. "Un Mond Meilleur" è un'esperienza. Un'esperienza che vorrei condividere con te, invitandoti a guardare il film, che trovi di seguito. Un'esperienza visiva, ma anche emotiva. Un'esperienza di pace in tempo di guerra... ma la pace può esistere davvero... almeno nella fantasia?

mercoledì 4 giugno 2008

Technorati spider... here I am!

Non preoccuparti, non sono improvvisamente impazzito... o almeno... non più del solito... è semplicemente che ho creato un mio profilo su Technorati, il principale motore di ricerca mondiale dedicato ai blog. Il sistema richiede un post "di riferimento" per stabilire se chi ha iscritto il blog sia davvero chi lo gestisce: ecco il perchè di questo "strano" messaggio. In teoria avrei potuto cancellarlo subito dopo aver lasciato compiere allo "spider" del motore il suo lavoro di riconoscimento. Però... questo "messaggio di servizio" in fondo non ha fatto nulla di male e porta con sè un link diretto al mio profilo sulla piattaforma (per adesso ancora molto scarno), dunque... che sopravviva e non scompaia nel nulla del web: così ha decretato la giuria! :-)

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