lunedì 20 luglio 2009

Cartoni animati Marvel su K2

Mentre ormai è quasi ufficiale l’edizione in DVD in italiano dei tanti pregevoli film di animazione dedicati ai personaggi della Marvel prodotti di recente dalla LionsGate, ho scoperto da un paio di settimane che anche in TV non mancano i cartoni animati sui super-eroi creati da Stan Lee. L’emittente Kids 2, disponibile gratuitamente su digitale terrestre e meglio conosciuta come K2, infatti, dedica buona parte del suo palinsesto proprio alle serie animate che hanno come protagonisti gli eroi della “Casa delle Idee”.

Animazione: Spider-Man and His Amazing Friends

Tutti i giorni alle 20:30 viene trasmessa una puntata della classica serie "Spider-Man and his Amazing Friends", in cui
l'Uomo Ragno vive le sue avventure in compagnia dei mutanti Iceman e Firestar. La serie è stata distribuita negli Stati Uniti dal 1981 al 1983 dalla NBC e, sebbene sia tarata su un pubblico infantile, anche a distanza di anni riesce a mantenere la sua genuinità e freschezza, strappando più di un sorriso per le sue trovate. Attorno alle 21:20, poi, è il turno di "X-Men: The Animated Series", una delle più recenti serie dedicate agli eroi mutanti, prodotta nel 1992 dalla FOX, che di certo non brilla per la fluidità delle sue animazioni, ma presenta in ogni puntata numerose “guest star” e prova a ricostruire, sebbene in maniera molto compressa ed adattata al mezzo, le tappe più salienti del complesso ed affascinante affresco mutante.

Ma il momento clou è sicuramente il fine settimana, in cui tutta la programmazione serale è dedicata ai super-heroes. Lo spettacolo si svolge Sabato e Domenica e inizia alle 19:45, partendo nuovamente con gli “Uomini X”, seguiti a ruota dalla storica “The Amazing Spider-Man” prodotta dalla FOX nel 1981. Anche lo stile di questa incarnazione a cartoni animati del Ragno è semplice e lineare, perfetta per istruire e formare la nuova generazione di “veri credenti”, così come ha fatto sin dai tempi della sua prima messa in onda. Subito dopo è il turno di una produzione più recente e leggermente più “adulta”, ovvero la serie dedicata a “The Avengers – United they stand”. Distribuita fra la fine 1999 e gli inizi 2000 dalla 20th Century Fox, vanta un’animazione più moderna e l’utilizzo di elementi generati e gestiti con l’ausilio della computer grafica. L’atmosfera di fondo è leggermente più fantascientifica rispetto a quella che si respira nei fumetti e i personaggi sono interpretati in chiave tecnologica, elemento che si riflette anche nei loro costumi e nel design delle loro attrezzature. Ma anche questa volta vengono messi in mostra numerosi elementi e storyline che provengono direttamente dell’universo a fumetti.
Successivamente ci troviamo di fronte alla serie NBC del 1982 dedicata a “The Incredible Hulk”, realizzata con un’animazione “povera”, ma dal discreto risultato finale, e alla fin fine simpatica nella sua infantile linearità. Ma, come al solito, il meglio arriva alla fine...

Animazione: Avengers - United they stand

La doppia serata con i super-eroi Marvel, infatti, si chiude con il cartone animato di “Silver Surfer” prodotto dalla FOX nel 1998. A differenza degli altri cartoon, che si rivelano datati e/o destinati esclusivamente ad un pubblico di bambini, questa serie è davvero un buon prodotto. Le sceneggiature riprendono l’aurea nostalgica e tormentata del fumetto originale di Stan Lee e John Buscema, recependone gli spunti più importanti. Norrin Radd resta sempre un’anima maledetta, che vaga nelle profondità dello spazio alla ricerca della sua amata Shalla Ball e del suo pianeta natio, quel Zenn-La che ha deciso di salvare, sacrificando la sua stessa esistenza trasformandosi nell’araldo di Galactus, il Divoratore di Mondo. Il cartoon esplora in pieno il lato cosmico della Marvel, presentando numerosi personaggi cari a tutti gli appassionati, da Warlock ai Kree, passando per l'Osservatore, sino ad arrivare agli Skrull ed a Thanos. Il design dei personaggi e degli ambienti è di tipico stampo kirbyano e rende la serie un vero e proprio esempio di “Marvel style” a cartoni animati. Il tutto è impreziosito da oculati inserimenti di materiale in computer grafica, che si amalgamano perfettamente all’animazione tradizionale e rendono ancora più affascinanti le energie planetarie e le astronavi, esaltando al momento opportuno l’aspetto tecnologico degli ambienti e di alcune figure.

Se ti capiterà di passare una serata a casa nel corso del weekend, ti consiglio di dare un’occhiata a questi cartoon, specialmente se, come me, li attendevi intensamente quando eri bambino ed hai voglia di fare un salto nel passato, meravigliandoti e divertendoti della loro semplice genuinità. Ma sono molto contento di riuscire già a presentarti nella seguente playlist il cartoon “The origin of the Silver Surfer”, primo episodio in lingua originale della più interessante fra le varie animated series Marvel programmate su K2. E chiudo segnalando che tutti i 13 episodi della serie "Silver Surfer" in originale sono disponibili sul canale YouTube dell’utente RichardJ17, insieme a tutte le puntate della serie dei Vendicatori.



giovedì 9 luglio 2009

Rai 4, terapia antizapping

Dopo decenni di fedele militanza e teledipendenza, da qualche anno a questa parte ormai avevo smesso di seguire l’abituale programmazione televisiva. Al di là di telegiornali, eventi sportivi e serie TV, i palinsesti tipici delle reti nazionali non proponevano quasi nulla che fosse di mio gradimento. Essenzialmente mi trovavo bombardato a qualsiasi ora da pubblicità indegne e da desolanti esempi di “TV spazzatura”, quella piena zeppa di ignoranza, volgarità, veline, tronisti, reality shows, (finta) sofferenza ostentata, (vera) sofferenza sfruttata senza etica e tante altre brutture di questo genere. Per fortuna ci sono sempre stati MTV ed All Music a risollevare l’ansia da telecomando, ma col tanto strombazzato avvento del segnale digitale terrestre sono arrivati sul serio altri canali decisamente interessanti. Fra tutti questi spicca Rai 4, ovvero… almeno per me… “il piacere di tornare a guardare la TV”!

TV : Rai 4

Il quarto canale della Rai, infatti, sembra assolutamente tarato sulle mie esigenze. Azzardo sia addirittura sintonizzato sulle frequenze di un’intera “generazione” (ma ho proprio voluto esagerare). La pubblicità è pochissima, spesso è composta dalle poco invadenti autopromozioni interne, ed è sempre inserita al momento opportuno. Alcune trasmissioni, come “
Sugo” (condotta da Carolina Di Domenico, con numerosi inviati molto simpatici e divertenti) o “Vite Re@li” (condotta da Francesca Romana Ronchi), sono davvero godibili e si dimostrano molto attente alla realtà di una società in quotidiana evoluzione. I film proposti sono di tutti i generi e per tutti i gusti, vengono interrotti da spot solo fra primo e secondo tempo, e la loro visione, anche “a scatola chiusa”, al di là di rivedere una sfilza di veri “cult movies”, mi ha permesso di scoprire pellicole che in alcune occasioni si sono rivelate davvero speciali (un nome su tutti: il favoloso, ma poco conosciuto, “Intacto” di Juan Carlos Fresnadillo).

Ma la parte del leone la fanno le serie televisive, una delle forme di intrattenimento e comunicazione che preferisco da sempre. L’offerta è davvero vasta e variegata. C’è anche qualche bel titolo “flop” davvero trascurabile, a dire il vero, ma meglio parlare di cosa c’è di buono ed interessante. Innanzitutto le TV series in qualche maniera legate alla firma del grande JJ Abrams in veste di creatore, autore o produttore, presentate in maniera davvero originale ed oculata, tanto che per numerose settimane ho ribattezzato il martedi “la serata col mio amico JJ”. Ad aprire le danze in prima serata, infatti, era “Brothers & Sisters”, poi era il turno di “Six degrees”, dopodiché arrivava anche “What about Brian”, per concludere a notte fonda con la splendida “Alias”, forse la migliore produzione di Abrams. E avrò sicuramente modo di parlare meglio della prima, simpatica commedia interpretata anche dalla mia adorata Callista Flockhart, ma specialmente della quarta, favolosa serie d’azione che vede come protagonista l’agente segreto Sidney Bristol, impersonata dalla grande Jennifer Garner. Anche perché mi ha appassionato a tal punto, che mi sono deciso a iniziare presto la visione integrale di tutte le sue stagioni in DVD!



Terminato il “capitolo Abrams”, le altre "perle" della programmazione serial sono "Numb3ers", intrigante poliziesco incrociato a teorie matematiche prodotto dai fratelli Tony e Ridley Scott, "Millennium", thriller ad alta tensione con venature mistiche creato da Chris Carter, e "Taken", serie prodotta da Steven Spielberg e dedicata ai primi incontri ravvicinati del secondo e terzo tipo, ma specialmente “Angel” e “La leggenda di Bruce Lee”. “Angel” è una creazione del grande
Joss Whedon ed è una costola della fantastica saga di “Buffy, the Vampire Slayer”. Non è ai livelli della serie che l’ha generato e che le ha fatto una “trasfusione” di spunti e personaggi, fra protagonisti e apparizioni speciali, ma si rivela interessante e piacevole. Per la prima volta, oltretutto, viene trasmessa in prima serata, dopo anni di passaggi in assurdi orari notturni. “La leggenda di Bruce Lee”, invece, è stata davvero una bella scoperta. Prima serie televisiva di produzione cinese a sbarcare in occidente, è chiaramente dedicata alla vita ed alle opere del grande maestro di kung-fu e talentuoso artista Bruce Lee. Sotto molti punti di vista, dalla fotografia alla qualità delle immagini, passando per il montaggio e i movimenti di macchina, non è paragonabile alle produzioni statunitensi, ma è comunque una ricostruzione ben riuscita e ben realizzata. Molta attenta nelle ricostruzioni e precisa nei riferimenti “storici”, vanta anche un protagonista che assomiglia in maniera impressionante al personaggio che interpreta, sia dal punto di vista fisico che nelle movenze e tecniche di combattimento. Non male, me la sto gustando tutta, anche attraverso numerose repliche.

E se proprio si vuole trovare un difetto alla programmazione di Rai 4, probabilmente sono proprio le repliche. Il portafogli di titoli evidentemente non è ancora particolarmente ricco, ma tutti i film, i programmi e le serie vengono riproposti con scioltezza e con una certa ripetitività. Ma è un peccato veniale, anche considerata la sua giovane età, per uno spazio finalmente interessante in TV, che si riesce addirittura a vedere senza sentire la necessità di avere il telecomando a portata di mano per cambiare canale. Rai 4, insomma, si rivela una vera e propria “terapia antizapping”, che merita una possibilità anche da chi, come me, si era stancato di vedere la televisione e che merita anche gli auguri, perché il 14 Luglio compirà il suo primo anno di vita: che sia lunga e prospera, ne gioveranno anche gli spettatori!

 

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