domenica 15 novembre 2009

Roberto Saviano racconta "Dall'Inferno alla Bellezza"

Mercoledì 11 Novembre è andato in onda su Rai 3 uno dei momenti di televisione più intensi, toccanti e interessanti cui mi sono trovato ad assistere negli ultimi anni. La trasmissione "Che tempo che fa" condotta da Fabio Fazio, infatti, ha dato spazio allo speciale di Roberto Saviano intitolato "Dall'Inferno alla Bellezza".

Saviano è un giornalista e scrittore ormai conosciuto in tutto il mondo per "Gomorra", un caso letterario che ha valicato i confini del nostro paese ed è anche diventato un omonimo film, trasformando il suo autore uno dei simboli della libertà di informazione e della lotta alla criminalità organizzata. Nel suo scritto più famoso, infatti, ha denunciato senza mezzi termini la camorra, la sua brutalità ed il suo impatto devastante sulla società, la sua violenza senza scrupoli e le sue infiltrazioni nel tessuto civile ed amministrativo. Saviano è partito da una situazione ben identificata e collocabile, sia a livello storico che geografico, per farla diventare paradigma di un sistema generalmente corrotto e ormai marcio, che si estende e si riflette a tutti i livelli del potere. E senza nascondersi dietro ad uno pseudonimo, per dare ancora più forza e credibilità alle sue parole, Saviano racconta quello che vede e che è sotto agli occhi di tutti, ma di cui chiunque altro ha paura di parlare, per via delle possibili ritorsioni e vendette trasversali. Invece Saviano dice tutto e parla dei clan, senza timore di mettere "nero su bianco" nomi e cognomi. Così facendo, sceglie di rinunciare alla sua libertà e di portare la sua famiglia con se, in una vita "blindata" e costantemente sotto scorta.



Personalmente, ma credo che l'opinione sia condivisa, stimo molto Roberto Saviano. E vederlo protagonista di questo splendido esempio di comunicazione ed informazione televisiva, mi ha dato tanto. In alcuni tratti mi ha addirittura emozionato e commosso. Per le storie che ha deciso di raccontare e per la sua capacità nel farlo, rinunciando a "velleità artistiche" e usando parole chiare, dirette e semplici. Con un ritmo incalzante, scandito e sostenuto. Una logica ferrea, che conduce il discorso a conclusioni amare e al tempo stesso poetiche, seguendo un percorso che accompagna per mano chi lo segue e resta ben impresso nella memoria. Saviano racconta di come la parola scritta e l'informazione libera possano ergersi a forma di denuncia e resistenza rispetto alle brutalità di cui è capace l'essere umano. Parla di quanto sia difficile, ma ancora possibile, passare dall'inferno creato dall'uomo alla bellezza della verità, superando l'infermo proprio grazie alla stessa verità della parola. E per farlo narra le storie di uomini e donne che hanno sacrificato la propria vita alla causa della libertà e della giustizia, morendo per le idee in cui hanno creduto e di cui hanno scritto.

Neda Soltani e Tarranè Mussawi, due delle protagoniste dei recenti movimenti di piazza in Iran contro i brogli elettorali, atrocemente uccise dalla guardia nazionale.
Ken Saro-Wiwa, autore nigeriano che con articoli, libri e trasmissioni televisive osò denunciare lo sfruttamento della sua terra, perpetrato impunemente dalle compagnie petrolifere. E per questo venne impiccato.
Anna Politkovskaja, giornalista russa  uccisa perché "visionaria e avversa allo sviluppo del suo paese", in realtà scrupolosa cronista che non aveva paura di raccontare le scomode verità della guerra in Cecenia.
Varlam T.Salamov, scrittore reduce dai gulag sovietici e comunque capace di trovare il bello della natura e di vedere una speranza di redenzione per l'uomo, anche quando è capace degli atti più barbari.
Miriam Makeba, la musicista sud-africana esiliata dal suo paese per aver scritto "Mama Africa", cantando un possibile futuro di uguaglianza e libertà per la sua terra, poi morta a Castel Volturno al termine di un concerto organizzato per commemorare le vittime di una strage della camorra e per supportare proprio Saviano.

Sentendo parlare l'autore di questi eroi, che sono morti per raccontare quelle verità che da sempre fanno paura al potere ed all'economia, mi sono trovato a scoprire che penso di Saviano esattamente quello che egli ha deciso di dirci attraverso questi campioni della verità. Se ci fossero altre persone con lo stesso coraggio di Roberto Saviano, sono sicuro che il nostro sarebbe un mondo migliore. Vedere "Dall'Inferno alla bellezza" è stato un momento importante. Sebbene parli di avvenimenti molto "forti" e duri, penso che sarebbe il caso di mostrare questo speciale nelle scuole e farlo circolare il più possibile, perchè ha davvero tanto da insegnare e comunicare. Ed è anche per questo che sono molto contento di riuscire a presentarlo di seguito in versione integrale, attraverso la playlist messa in condivisione sul canale "Libera informazione" di YouTube, che ringrazio per aver condiviso e reso disponibile questo prezioso documento.


 

Inner Scanner in versione ottimizzata per iPhone

Related Posts with Thumbnails