lunedì 21 gennaio 2008

This right here is history in the making

Qualche settimana fa, discutendone con l'editor del progetto, ho ventilato una possibile soluzione grafica per la retro copertina di una prossima autoproduzione legata all'universo degli X-Men che noi di Panini Comics faremo uscire ad Aprile sul mercato francese. Probabilmente la mia proposta è troppo "ardita" e fuori dagli standard, dunque non sarà accettata e dovremo virare su qualcosa di più convenzionale. Ma non è questo il punto. Il punto è che... pensando successivamente all'idea, ho iniziato a chiedermi da dove fossi andato a pescarla. Non è stata il frutto di una attenta riflessione, come mi succede di solito, ma un vero "fulmine a ciel sereno". Per quanto è venuta fuori alla svelta, doveva essere già sepolta dentro la mia memoria, in quel pezzetto del cervello in cui incamero e conservo... per poi rielaborarli al momento del bisogno... tutti gli stimoli esterni, che questi provengano dalla vita di tutti i giorni dalla lettura, dal cinema, dalla musica, dalla Rete o dalla TV. Dunque ho iniziato a scavare e solo pochi minuti fa ho raggiunto, quasi per caso, "il forziere" in cui è custodito questo ricordo.

La "folgorazione" è arrivata portando a galla il video di "Through The Wire", un pezzo del rapper e produttore hip-hop americano Kanye West. Me ne sono innamorato sin da quando l'ho visto la prima volta su MTV. D'altronde succede sempre così, nei colpi di fulmine. C'è una bacheca. Nella tipica tendenza universitaria (che mi trovavo a vivere all'uscita del videoclip), su questa sono esposte... con estremo orgoglio e il supporto di colorate puntine... delle vere e proprie "istantanee di vita": fotografie, flyers di serate, volantini, stickers, ritagli, articoli di giornale... Le piccole cose importanti della propria vita messe in mostra. Un pò come accade su questo e tantissimi altri blog. Ma nel video, diretto da Coodie e Chike, tutto prende vita. La camera si muove dall'alto a riprendere la bacheca. L'inquadratura è molto stretta e non ci permette di avere un quadro di insieme sino agli ultimi secondi. I movimenti sono secchi e gli zoom improvvisi, rendendo dinamici anche gli elementi inanimati. Le fotografie, invece, all'improvviso si trasformano e rinascono, trasformandosi in estratti video. Una volta inquadrata, ogni immagine congelata nel tempo si anima e ci racconta la sua storia. E tutte queste storie messe insieme fanno un pezzo di vita, un importante capitolo della sua esistenza che Kanye West ci racconta con parole, sonoro e immagini...



Il testo originale di "Through The Wire" by Kanye West

Oltre allo splendido video, "Through The Wire" mi piace anche per musica e testi, legati a filo doppio con la particolare vicenda che li ha generati. Dal punto di vista musicale, il campione di "Through the Fire" della grande Chaka Khan garantisce al pezzo grande orecchiabilità e una traccia precisa. Il beat è sostanzioso, ma al tempo stesso "nice", nel tipico stile di West. Il testo non parla di donne, dollari facili, macchinoni, ville o sparatorie. Racconta una storia precisa e decisamente autobiografica. Nel 2002 West avrebbe dovuto debuttare col suo primo album, ma il rapper fu coinvolto in un incidente automobilistico quasi mortale, in cui si provocò anche la rottura della mascella in tre punti. Dopo sole due settimane, molto al di là di qualsiasi ottimistica previsione scientifica e a dispetto del divieto dei medici, West si recò in studio per registrare... con la mascella rotta... la canzone che aveva scritto nel frattempo. Indovina un pò? Si trattava proprio di "Trought The Wire"...

"I must gotta angel, 'cause look how death missed his ass [...] And I still wont grow up, I'm a grown ass kid. Swear I should be locked up for stupid shit that I did. But I'm a champion, so I turned tragedy to triumph, make music that's fire, spit my soul through the wire".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A questo punto voglio sapere l'idea, ma mi sa che non ne puoi parlare qui quindi ne parliamo a 4 occhi la settimana prossima in redazione :)

Matteo Losso ha detto...

Hai perfettamente ragione, non è il caso di discuterne in questa sede... you know... segreto industriale... Però temo che dovremo rimandare: duante la prossima settimana sarò fuori, per il post-Angouleme e per un tour nelle librerie francesi ad accompagnare i nostri ospiti. Insomma... dovrai attendere un pò di più per "conoscere la verità" :-)

 

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