L'ultima delle mie "passioni seriali" è il telefilm "Dexter", un prodotto decisamente diverso rispetto a tutto quello che avevo visto prima. Il protagonista, infatti, non si può certo definire un eroe, ma non è neppure il tipico anti-eroe. E' semplicemente un serial killer. Ma non uno qualsiasi. Dexter Morgan, infatti, ha incanalato la sua malattia in maniera apparentemente "integrata alla società", rivolgendo le sue pulsioni omicide solo nei confronti dei "colpevoli" che gli somigliano. Insomma... Dexter è un serial killer di serial killer. E' stata una descrizione di questo genere che ha suscitato il mio interesse e mi ha portato a iniziare a seguire la serie. Una volta partito per questo oscuro viaggio, è stato davvero difficile attendere l'arrivo dell'episodio successivo, per lasciarmi trascinare... come stessi sprofondando lentamente nelle sabbie mobili... nella torbida trama che si sviluppa nel corso della prima stagione, composta da 12 episodi.
A dispetto dei limiti del mezzo televisivo, "Dexter" è una serie molto "sensoriale". Sebbene il pubblico non possa realmente avvertirli, gli stimoli esterni provocati dal gusto, dal tatto e dall'olfatto sono quasi tangibili. Il protagonista se ne nutre e li filtra per gli spettatori, rendendoli "veri" e "concreti" nella loro mente. Sembra quasi di sentire sotto al palato il sapore dei panini al maiale, di avvertire sulla pelle l'umidità di Miami, di annusare l'odore acre del sangue. "Dexter" è come un pezzo di carne cruda sul bancone di un macellaio, appetitoso e invitante, ma al tempo stesso sanguinolento e appiccicoso. Anche la colonna sonora fa la sua parte e riesce a stemperare le scene più "forti", rendendole a tratti grottesche e dunque più "accettabili". E' davvero strano assistere allo svolgersi di un brutale assassinio rituale, mentre sullo sfondo suona un caldo ritmo latino, preferibilmente di bossa nova...
Di certo "Dexter" non è una serie per stomaci delicati. Il fulcro della storia è addirittura l'incontro fra il protagonista e un killer ancora più spietato di lui, a cui sembra legato da uno strano e perverso vincolo. Ma l'ottima sceneggiatura, un cast di comprimari fortemente acaratterizzato e ben amalgamato, un protagonista come non se n'erano mai visti prima e una trama capace di tenere alta la tensione sino all'ultimo secondo... beh, tutti questi elementi rendono la serie di "Dexter" uno dei prodotti a parer mio più originali del genere.
La serie è ispirata al libro "La mano sinistra di Dio" scritto da Jeff Lindsay e la seconda stagione televisiva sta venendo trasmessa proprio in questi giorni negli Stati Uniti, sulla TV via cavo Showtime (anche se molto probabilmente approderà presto in chiaro sulla CBS). Prima di inserire il video con la sigla della prima run, per chi volesse saperne di più su questa interessante produzione segnalo due siti italiani interamente dedicati a Dexter e ricchi di informazioni e materiali, ovvero Dexter Morgan e Dexter Italia.
Di certo "Dexter" non è una serie per stomaci delicati. Il fulcro della storia è addirittura l'incontro fra il protagonista e un killer ancora più spietato di lui, a cui sembra legato da uno strano e perverso vincolo. Ma l'ottima sceneggiatura, un cast di comprimari fortemente acaratterizzato e ben amalgamato, un protagonista come non se n'erano mai visti prima e una trama capace di tenere alta la tensione sino all'ultimo secondo... beh, tutti questi elementi rendono la serie di "Dexter" uno dei prodotti a parer mio più originali del genere.
La serie è ispirata al libro "La mano sinistra di Dio" scritto da Jeff Lindsay e la seconda stagione televisiva sta venendo trasmessa proprio in questi giorni negli Stati Uniti, sulla TV via cavo Showtime (anche se molto probabilmente approderà presto in chiaro sulla CBS). Prima di inserire il video con la sigla della prima run, per chi volesse saperne di più su questa interessante produzione segnalo due siti italiani interamente dedicati a Dexter e ricchi di informazioni e materiali, ovvero Dexter Morgan e Dexter Italia.
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