sabato 17 maggio 2008

Lab rats

Non sono un fanatico di CSI: Crime Scene Investigation. Intendiamoci... la serie ideata da Anthony E. Zuiker mi piace molto. La trovo uno dei prodotti più innovativi degli ultimi anni e ritengo che il suo produttore, Jerry Bruckheimer, stia lasciando un segno indelebile nel mondo della comunicazioni visiva. Le storie sono sempre intriganti e i personaggi ben costruiti. Anche gli spin-off abientati a Miami e New York non mi dispiacciono, sebbene non siano paragonabili all'originale, che conserva un fascino unico. Però non vivo come un dramma aver perso una puntata del serial. Lo guardo tendenzialmente in TV, senza farne un "appuntamento fisso" e senza mai aver avuto voglia di recuperare le tante stagioni della serie in formato digitale. Però qualche giorno fa mi sono innamorato di uno degli episodi, il ventesimo della settima stagione, scritto da Naren Shankar & Sarah Goldfinger e diretto da Brad Tanenbaum, andato in onda per la precisione Mercoledi 14 su Italia 1. La puntata di intitola "Topi di laboratorio" ("Lab rats") ed è un piccolo gioiello in quanto a trama, regia, fotografia, movimenti di camera e scenografie. Al centro della vicenda questa volta ci sono alcuni dei personaggi secondari della serie. I "topi di laboratorio", per l'appunto, alcuni dei tecnici che abitualmente analizzano campioni ed effettuano analisi, senza mai essere "al centro dell'azione" e limitandosi abitualmente a supportare i protagonisti principali. Questa volta, invece, sono proprio i "lab rats" a occupare il centro della scena, mentre Gil Grissom è impegnato nell'obitorio in una lotta all'ultimo indizio contro un altro tipo di roditore... un topo vero. Un episodio divertente e dalla costruzione davvero inusuale, che ribalta la prospettiva sotto tutti i punti di vista e che è riuscito a stupirmi ed ipnotizzarmi. Se non l'hai ancora visto e hai intenzione di recuperarlo, non cliccare sul video che ho scovato in rete e che trovi di seguito: si tratta della "scena madre" dell'episodio, in lingua originale, con un paio di passaggi davvero geniali... "It's my lucky day"...

2 commenti:

Renato Stevanato ha detto...

Ho visto l'episodio, è quando il topo è uscito dallo stomaco del cadavere e i due hanno cercato maldestramente di ammazzarlo non ho potuto non pensare alla scena di Alien, troppo divertente. :-)

Matteo Losso ha detto...

Hai proprio ragione, Renato, la citazione di "Alien" è davvero carina. Ma in generale mi è piaciuto tutto l'episodio... poi trovo che il pezzo "It's my lucky day" (quello di cui ho avuto la fortuna di trovare il video su YouTube) sia davvero perfetto, sotto tutti i punti di vista... figurati che di tanto in tanto vado a rivedere solo quel minuto e mezzo... e torno ad "esaltarmi" come quando l'ho visto per la prima volta in TV! :-)

 

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