sabato 15 marzo 2008

Una libellula nello spazio

Credevo che ormai il genere western fosse stato esplorato in tutte le sue sfaccettature. Le prime colossali pellicole, in cui gli indiani erano i cattivi e la cavalleria arrivava sempre a salvare la situazione. Affascinanti, ma poco credibili. Di seguito gli "spaghetti western", più sporchi, polverosi, in cui il confine fra bene e male è molto labile. In una parola, più realistici. Infine l'ultima ondata di film del genere, in cui le verità storiche vengono ristabilite e viene condannata la strage perpretata dai "visi pallidi". E mi ero convinto di aver visto tutto, a parte qualche possibile variazione sul tema. Poi mi sono imbattuto in "Firefly", un serial TV che non ho paura di definire uno "space western". Si tratta proprio di una serie in cui le atmosfere western si fondono a elementi fantascientifici. Nel corso della stessa puntata, insomma, ci si trova a viaggiare fra le stelle e poi coinvolti in una sparatoria in un saloon, cavalcando prima le tempeste spaziali a bordo di un'astronave e poi scalpitanti cavalli in mezzo alla sabbia.

Così come era per il western, anche questa storia è ambientata su una nuova frontiera: la terra di conquista non è più il west america, ma lo spazio. Il presupposto è intrigante. La popolazione terreste era aumentata a dismisura e il suo sviluppo non era più sostenibile per la Terra. Così, grazie al progidioso progresso scientifico, la razza umana si lanciò alla volta delle profondità siderale, scoprendo un nuovo sistema solare. Numerosi pianeti e lune vennero "terraformati" e i nuovi coloni vi si stabilirono. Le ricche zone centrali sfruttarono le loro conoscenza per erigere città moderne e confortevoli. Quelle ai bordi del sistema non usufruirono di grandi mezzi tecnologici e svilupparono società sul modello di quello del vecchio west. Poi i pianeti centrali formarono l'Alleanza e provarono a imporre con la forza il loro controllo su tutto il sistema. I satelliti i che non si arresero subito, vennero schiacciati e conquistati durante la grande guerra.

Il sergente Malcom Raynolds (interpretato da Nathan Fillion) è uno dei reduci di questa guerra e ancora non si rassegna ad averla persa. Farebbe di tutto pur di non ammettere la sconfitta e arrendersi all'Alleanza, perciò ha deciso di vivere ai margini della società per non integrarsi al nuovo ordine e non soccombere alle regole imposte con la violenza. A bordo della Serenity, la sua nave da trasporto classe Firefly, viaggia ai confini dello spazio vivendo di contrabbando e lavori ai limiti della legalità. Ad accompagnarlo, un equipaggio variegato e rumoroso, formato dalla bella e letale Zoe (compagna d'armi del capitano), da suo marito nonchè pilota della nave Wash (Alan Tudyk), dalla deleziosa meccanico Kaylee (Jewel Staite), dal mercenario Jayne (Adam Baldwin) e dall'accompagnatrice Inara (Morena Baccarin). Nel corso del loro viaggio ribelle, verranno affiancati anche dal pastore Book e dal dottor Simon, che trasporta con se di nascosto anche la sua enigmatica sorellina River (la splendida Summer Glau, rivista di recente anche nel nuovo serial di Terminator).

Serial TV: Firefly

E' proprio River il fulcro attorno a cui si sviluppa la storia. La teen-ager mostra seri segni di squilibrio, ma sembra anche dotata di capacità davvero speciali. La sua mente è stata sconvolta dagli esperimenti compiuti su di lei dall'Alleanza, mentre era loro prigioniera. E sembra proprio che il governo centrale sia disposto a tutto pur di catturarla nuovamente. Per tornare a controllare i suoi poteri e... per impedire che possa far conoscere alla razza umana le verità sconvolgenti che, grazie alle sue facoltà psichiche, ha letto nella mente dei suoi aguzzini.

"Firefly" è stata creata e scritta dal grande Joss Whedon (il "padre" di "Buffy", una delle mie più grandi passioni in fatto di entertainment), capace di infondere un'anima ai suoi personaggi. Non i soliti caratteri stereotipati, ma figure caratterizzate in maniera unica e fuori dagli schemi. Una famiglia "politicamente scorretta", che ha eletto un'astronave polverosa e malconcia come propria casa e i cui componenti sono fra loro quanto di più diverso si possa immaginare. Una miscela frizzante che permette a Whedon di sbizzarrisi nei dialoghi e nelle situazioni, alternando momenti altamente drammatici a scene ricche di ironia e divertimento. Senza mai dimenticare l'azione e la possibilità di muoversi in uno scenario così inusuale, dando sfogo anche alla sua passione per l'idea di "arma definitiva" incarnata in una giovane adolescente, che nasconde molto più di quello che sembra.

Purtroppo la serie negli States è stata martoriata da una programmazione sfortunata e piena di scelte sbagliate, che ne ha decretato la fine dopo soli 15 episodi. Ma l'affetto e la tenacia dei fan, oltre che le qualità di Whedon, hanno fatto in modo che almeno la trama principale potesse trovare la sua conclusione nel film per il grande schermo intitolato "Serenity ". Questa pellicola può vedersi come la puntata finale della serie TV e, pur contento della qualità del prodotto e per essere riuscito almeno a assistere alla fine della storia, resta comunque il rammarico per questa conclusione accellerata e innaturale, in cui purtroppo sono andati persi lo sviluppo dei personaggi e delle loro relazioni col resto del sistema, alcuni degli elementi più affascinanti e particolari della saga.

Chiudo questo post dedicato alla serie con una vera "chiccha" che ho scovato in rete. Lo dico subito: si tratta un video assolutamente sconsigliato a chi è facilmente impressionabile. Un ansiogeno estratto dai contenuti extra della serie in formato DVD, in cui ci viene mostrata una serie di sessioni di incontri fra River e il suo psichiatra, mentre la fuggitiva era ancora prigioniera dell'Alleanza. Un viaggio nella sua psiche devastata e nel suo percorso verso la follia.

2 commenti:

Baldo ha detto...

Ovunque tu sia in questo momento, Mat, (Paola?)... AUGURI DI BUONA PASQUA!!!

Matteo Losso ha detto...

Auguri anche a te, Baldo! Anche se ormai la Pasqua è bella che passata e digerita :-)

 

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