Come sarebbe la nostra vita, se invece che nascere piccoli per poi invecchiare, il processo fosse inverso? Se, cioè, potessimo essere all'apice della nostra maturità interiore quando anche il nostro corpo ha raggiunto il massimo del suo splendore?
E' da questa condizione ipotetica che parte "La neve se ne frega", il romanzo di Luciano Ligabue che è stato recentemente adattato a fumetti da Matteo Casali & Giuseppe Camuncoli. I protagonisti della storia sono DiFo e Natura, una coppia di innamorati predestinata, che ringiovanisce col passare del tempo, così come tutti i loro simili. L'ambiente è quello di una società futuristica e distopica, in cui tutto è tenuto sotto un rigido controllo. Tutto è filtrato e già deciso, anche nelle scelte personali: quale sarà il lavoro, chi sarà la propria compagna, dove si andrà ad abitare, quanto e cosa si dovrà mangiare o possedere. La vita degli abitanti è regolata in tutto i suoi aspetti dal Piano Vidor, il modello di convivenza civile in vigore dal 2095, con i suoi diritti e i suoi doveri, etrambi categorici. Un mondo in apparenza perfetto, talmente tanto da sembrare finto. Ma... oltre le imposizioni, oltre la predeterminazione, oltre la plastica... è rimasto qualcosa che va al di là di qualsiasi forma di controllo. Al centro della vicenda c'è l'Amore, quello vero, il legame più profondo possibile, che supera qualsiasi limite e abbatte tutte le barriere. Quel sentimento capace anche di compiere miracoli.
L'idea avuta dal rocker emiliano è intrigante e la storia si sviluppa in maniera interessante e imprevedibile. Il lavoro di adattamento realizzato dagli autori di comics reggiani è ottimo. Sembra proprio che siano riusciti a stabilire il giusto feeling con l'opera originale, realizzando un lavoro di sintesi che rispetta i tempi del romanza adattandoli a quelli del media fumetto. Questa versione in letteratura disegnata, infatti, risulta sempre bilanciata, riesce a "mantenere il ritmo" e a rivelarsi una buona lettura, profonda e avvincente al tempo stesso. La sceneggiatura di Casali appassiona il lettore e si sviluppa in maniera fluida. I disegni di Camuncoli e la sua narrazione per immagini riescono a raccontare alla perfezione, adattandosi alle esigenze delle diverse atmosfere e situazioni. Così come i colori dello Studio Kmzero, capaci di scelte sempre azzeccate in quanto a fotografia e tonalità di colore. Ottima anche l'edizione realizzata da Panini Comics e curata da Simon Bisi, a cui riesce anche una perfetta chiusura del primo numero. Sebbene "La neve se ne frega" sia inquadrabile come graphic novel e sia dunque più godibile se letta in un colpo solo, anche nella serializzazione il finale della prima uscita (sulle tre previste) mantiene alta la tensione e fa restare in trepidante attesa del numero successivo.
Come avevo già accennato qualche settimana orsono, ho avuto anche la fortuna di assistere alla presentazione della serie, svolta durante Mantova Comics 2008, in cui ho scattato anche la fotografia più in basso. Un evento davvero ben riuscito e interessante, premiato da un bagno di folla, che ha mostrato il solito Ligabue disponibile e "umano" e ha dato il giusto battesimo a un'operazione che va al di là del semplice adattamento, ma riesce a essere al tempo stesso un'interessante evento mediatico / multimediale e un'opera di arte sequenziale ben riuscita.
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