Questa è "The Pretender" dei Foo Fighters. Mi è entrata nella testa sin da quando l'ho ascoltata la prima volta per radio. E non poteva che essere così. Ritmo, adrenalina, la giusta dose di cattiveria nel suono. Testo in cui ultimamente mi riconosco davvero molto, da ascoltare e da cantare a squarciagola.
Poi c'è il video, diretto da Sam Brown. In una parola? Spettacolo. Il gruppo è famoso per le ricostruzioni fantasiose e "citazioniste" create per i propri videoclip, che tante volte, però, mi sono risultati abbastanza "stucchevoli". Questo è l'esatto contrario. Minimalismo assoluto. Una rock band che suona, grosse sbracciate su chitarre e basso, cantante che si sbatte dietro al microfono, batterista che picchia come un pazzo. Capelli lunghi, mossi dai movimenti convulsi e dal suono. Una serie di neon a illuminare il tutto, in un capannone dall'aria post-industriale. Un pavimento bianco lucidissimo, con una linea nera al centro, un confine immaginario che, in uno spazio in apparenza condiviso e senza barriere, riesce comunque a separare due mondi. Noi e loro. Un'imponente parete rossa. Niente ombre, solo luce. Poi Il Nemico, completamente oscuro, sia nell'abbigliamento che nell'animo. Il Nemico, che ci guarda, ci controlla, ci intimidisce. Finchè la tensione non raggiunge il suo culmine. E' troppo tardi per tirarsi indietro. Per evitare l'esplosione.
Mi hanno detto che il nuovo disco non è all'altezza di questo primo estratto, ma... che singolo, signori! Ora però bando alle ciance, via alla musica, al video e al testo... big up, Dave Grohl, Seattle sound still standing!
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