domenica 27 aprile 2008

Volontà, perseveranza e umiltà

Sono passati un paio di mesi dall'ultima volta in cui ti ho parlato dei parkour. Torno a farlo partendo dalle origini del movimento, dal fondatore di questa disciplina atletica, che però è anche uno stile di vita. Una sorta di evoluzione del concetto classico di "mens sana in corpore sano", secondo cui attraverso le dedizione, la disciplina e l'impegno è possibile raggiungere il perfetto equilibrio fra corpo e mente, ottenendo qualsiasi risultato e superando tutti gli ostacoli. Come nelle strade di una metropoli occidentale, così nella vita di tutti i giorni, muovendosi in armonia con tutto quello che ci circonda e specialmente con quello che, a prima vista, potrebbe sembrare un limite invalicabile. David Belle non è semplicemente colui che ha teorizzato questo sport e la sua filosofia, con tutte le sue implicazioni spirituali e sociali. David Belle non ne è solo il testimonial. David Belle concretizza tutto questo. David Belle E' tutto questo, in ogni fibra del suo essere, ora dopo ora, respiro dopo respiro, passo dopo passo. Salto dopo salto. David Belle è il concetto stesso di parkour fatto persona, è il traceur per antonomasia.

Per fartelo ammirare in tutta la sua grandezza e perfezione, ho pensato di inserire di seguito uno spettacolare estratto da "Banlieue 13", film francese del 2004 diretto da Pierre Morel e scritto da Luc Besson , che vede come protagonisti assoluti i due parkour più grandi del mondo: quel Cyril Raffaelli di cui abbiamo già discusso in passato e proprio David Belle, che in questa adrenalinica sequenza di inseguimento "a corpo libero" ci mostra il meglio del suo repertorio, condensato in 3 minuti di sussulti e azione sempre sul filo del rasoio...

Nessun commento:

 

Inner Scanner in versione ottimizzata per iPhone

Related Posts with Thumbnails