domenica 6 aprile 2008

We're going the wrong way!

Lo aspettavo da parecchio e finalmente pochi minuti fa sono riuscito a vederlo. Parlo di “He that believeth in meil primo episodio della quarta e conclusiva stagione di Battlestar Galactica. Ho già parlato di questa serie TV, quando avevo appena terminato di vedere la prima serie. Da allora ne sono diventato un grandissimo fan. Ho divorato la seconda stagione, a colpi di 2 o 3 puntate al giorno. Poi ho provato a centellinare la visione della terza, con le sue digressioni mistiche, ma non ci sono riuscito e l’ho vista tutta in poche settimane. A quel punto sono andato anche alla ricerca dei web episodes di “The Resistance” (che si colloca agli inizi della terza stagione) e di “Razor flashback” (che narra un’importante avventura dell'ammiraglio Adama quando era ancora giovane, alla fine della prima guerra contro i Cyloni), oltre che del film “Razor” (spin-off dedicato all’altra nave da guerra Battlestar Pegasus). Dopodichè non mi è rimasto che aspettare, facendo un conto alla rovescia fino al 4 Aprile.

Quel giorno è arrivato e la lunga attesa è stata ottimamente ripagata. In questa stagione finale, infatti, verranno svelati tutti i segreti e chiuse le tante vicende che hanno reso il serial uno dei più intriganti e sorprendenti che io abbia mai visto. E questo primo episodio non tradisce le aspettative. Emoziona, stupisce, appassiona e lascia col fiato sospeso, in un’altalenarsi di colpi di scena e improvvisi cambi di prospettiva. Il filo conduttore resta sempre la ricerca della Terra da parte dei superstiti delle Dodici Colonie, con la necesità di difendersi dagli attachi dei Cyloni, ma gli elementi che avevano travolto lo spettatore alla fine della terza stagione vengono immediatamente posti al centro dell’attenzione: la scoperta dell’identità di quattro fra i “final five”, infiltrati sulla Galactica in ruoli chiave, il ritorno di Scorpion e la nuova natura “messianica” di Gaius Baltar, un personaggio da cui mi attendo molto e attorno a cui credo ruoteranno, insieme al cylone Caprica 6, la conclusione della saga e il destino dell’umanità.

Serial TV: Battlestar Galactica Season 4

Dal punto di vista tecnico, tutto resta agli alti standard a cui ci avevano abituato le precedenti stagioni, anzi la computer grafica con cui vengono realizzati i combattimenti spaziali sembra aver giovato di un ulteriore upgrade, che la rende ancora più realistica e scorrevole. Cambia leggermente lo stile di montaggio, con una camera meno "nervosa", che lascia spazio a inquadrature più "iconiche" e meno traballanti. Strano, infine, dopo aver visto 55 puntate doppiate in italiano, sentire la vera voce dei personaggi. Sebbene l’edzione italiana sia di ottima qualità, in lingua originale è possibile godere ancora di più dell’interpretazione degli attori e della loro caratterizzazione dei personaggi. Un XO con una voce così roca e tenebrosa fa tutto un altro effetto…

Chiudo questo post promettendo solennemente di tornare a parlare di Battlestar Galactica alla fine della storia, per “tirare le somme” (possibilmente senza essere troppo “spoileroso”) su questa lunga e affascinante avventura. Ma nel frattempo ti saluto con questa chicca segnalata dall’amico Mattia: un estratto dal "The Late Show with David Letterman" in cui i personaggi della serie spiegano in maniera scherzosa e irriverente, con picchi di satira politica impensabili nel nostro paese, quali sono i 10 migliori motivi per seguire la quarta stagione

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