“Numero 47” è un disco cyberpunk. Tostissime basi hip-hop, particolarmente sintetiche e in bilico fra futuro e passato, con sonorità molto moderne che si affiancano a suoni decisamente anni ’80, che sembrano estrapolati dai film di fantascienza del periodo. Le liriche non sono da meno. Testi potenti e ben strutturati, che viaggiano in una direzione ben precisa e seguono il filone della sci-fi di tipo cyberpunk, con utilizzo di terminologia e temi tipici del genere. Musica e parole diventano così un tutt’uno e danno vita ad un disco molto omogeneo e compatto, quasi a creare grazie alla loro alchimia un “universo immaginario” delineato ed autosufficiente.
Il progetto arriva così in maniera davvero forte e diretta a chi ama un determinato tipo di musica rap “anticonvenzionale” ed è anche appassionato di fantascienza. Senza che la cosa sia in qualche maniera “celata”, anzi il contrario, come dimostrano anche le varie (e molto gradite) citazioni nei testi di classici del cinema di fantascienza, come “Blade Runner”, Rollerball” o “A scanner darkly”… il film che ha ispirato anche il nome del mio blog e da cui è stato tratto lo stesso brano che ho deciso di usare come “apertura” di questo spazio web. Una coincidenza neppure tanto strana, visto quanto è bello. Ma la voglia di aderire ad un preciso movimento, comunque, è chiara anche senza ascoltare il CD, dato che la sua stessa confezione dice già molto. Un prodotto impostato con scelte grafiche ben precise e un book zeppo di belle illustrazioni “di genere”, che partono dai capisaldi imposti dalla rivista francese “Metal Hurlant”, ma poi si lasciano contaminare dagli stili delle scuole sud-americana e giapponese. Sembra anche che il progetto voglia andare al di là del campo musicale, proiettandosi su più scenari e dando vita ad una serie di "costole" in altri settore della comunicazione.
L’idea è davvero interessante e credo sia il caso di citare tutti i suoi autori. L’aspetto grafico è opera di Champa (character e graphic concept) e di Francesco “Paura” Curci (graphic design e logotype). La produzione musicale è realizzata da StabbyoBoy e Craim. Last, but not least, la voce e autore dei testi… il Danno, anche conosciuto come Simone Eleutieri… di cui ho già avuto modo di parlare, definendolo “il miglior MC italiano”… Anche questa prova riconferma il suo dominio. Testi oscuri, "ribelli" e densi di significato, che sono capaci di evocare e rendere visibili e credibili scenari apocalittici assolutamente inusuali per la scena musicale, specialmente italiana. Liriche che usano alla perfezione la caratteristica basilare del genere SF: lanciare una visione verso un ipotetico futuro, per dare in realtà uno sguardo disilluso e concreto al nostro presente, esaltato sotto la lente deformante e abbagliante della fantascienza. Il Danno, dunque, conserva come al solito la sua capacità di scrivere ottimi testi, ma per l’occasione modifica il suo nome in Artificial Kid, così come modifica leggermente il suo stile ed il suo approccio alle rime. L’abituale scioltezza in alcuni pezzi viene volutamente sostituita da un incastro più “meccanico”, quasi da “lavoro in pelle sintetica”, attraverso un rap più secco del solito e davvero asciugato di qualsiasi orpello. Forse dire che Artificial Kid sia il Danno 2.0 è esagerato, ma credo che possa rendere l’idea e incuriosire a sufficienza chiunque lo conosca già e voglia confrontarsi con questa sua nuova incarnazione.
Dopo aver segnalato il website ufficiale di Artificial Kid, inserisco di seguito un “video” rilasciato per lanciare “Il sistema”, traccia d’apertura di “Numero 47”, che probabilmente è anche il mio pezzo preferito del CD e di cui ho dunque deciso di pubblicare più in basso anche il testo integrale.
"E il sistema non gradisce intrusi,
il sistema sa come si fa e partorisce figli già con gli occhi chiusi.
Lastrica le vite di metallo e plastica,
ci mastica, per risputarci fuori coi circuiti fusi.
In uno stato di perenne incubazione,
la grande madre controlla la popolazione.
Ci tiene sotto stretta ibernazione,
con una pistola puntata in testa in nome dell'evoluzione.
Ah, il sistema detta legge, ci dirige ci protegge da noi stessi,
alza muri spessi un metro e li sorregge,
ci guida come pecore nel gregge,
ci rende spettatori, prevede i nostri errori e li corregge.
Il sistema è industria, azienda, informazione.
E vuole risultati senza la minima emozione,
la perfezione da raggiungere a ogni prezzo,
il sistema è il fine ed è pronto a usare ogni mezzo.
Il sistema sa, stabilisce ogni necessità,
alza altari per la nascita di nuove civiltà
mosse da una volontà unica,
un grande cuore freddo di titanio sotto una membrana umida.
Il sistema dà piacere e lo tramuta in dipendenza,
in cambio chiede solo l'assoluta obbedienza,
blocca e demolisce ogni interferenza,
mentre alza torri in nome del progresso e della scienza.
Gelido chirurgo, calcola ogni numero,
terapia d'urto per il piano di recupero.
In questa caccia all'uomo su scala globale
questo è l'ultimo passo, questo è l'atto finale."
2 commenti:
il Danno è sempre il Danno...chissà se avrà un seguito stò progetto...
Ribadisco... per me MC numero 1 in Italia da svariato tempo! Onestamente spero anche io che Artificial Kid ed il mondo che gli ruota intorno non si fermino quì... restiamo a vedere ed incrociamo le dita...
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