venerdì 15 agosto 2008

La nona ora

La nona ora è quella che fa la differenza. Di solito me ne bastano sette. Durante i weekend tendenzialmente scatta anche l'ottava, per riprendermi dalle fatiche della settimana. E nel corso dell'anno apparentemente sembra anche bastare. Ma quando sono in vacanza... quando finalmente mi sento rilassato... quando riesco a lasciarmi alle spalle i pensieri, i piccoli stress del lavoro e le noiose incombenze del quotidiano... quando sono a casa, circondato dall'affetto della mia famiglia e dei miei amici... quando mi sento protetto e al sicuro... quando magari la sera prima ho anche mangiato un pò pesantuccio (cosa rara in terra di Calabria... ehm...) o ho festeggiato in compagnia bevendo una birra in più del solito... quando di giorno ho fatto il pieno di sole e di mare... quando sono davvero me stesso, senza ricordi pesanti da gestire, senza paranoie, senza nostalgie... solo in giorni speciali come questi arriva in maniera naturale anche la nona ora di sonno. Un'ora importante, che mi permette davvero di "ricaricare le batterie", di ricordare qualcosa dei miei sogni e di tornare ad una dimensione più intima e vera del mio io, depurata da tutte quelle sovrastrutture che invece mi trasformano, facendomi diventare pensieroso se non addirittura nervoso. Ci sono stati anni in cui questa nona ora era la normalità. Quando la vita era più semplice, quando avevo meno responsabilità e mi sentivo ancor più in equilibrio con me stesso e col mondo che mi ruotava intorno. Poi le cose sono cambiate, senza che io potessi far nulla per controllare ciò che succedeva attorno a me. E forse è davvero arrivato il momento di cambiare ancora, di trovare una nuova dimensione, di raccogliere i cocci di ciò che è stato irreparabilmente rotto e rimettere tutto al proprio posto. Di tornare ad essere nuovamente sereno e soddisfatto, mettendo da parte frustrazioni e desideri mai espressi o comunque ormai irrealizzabili. Di smetterla coi rimorsi e sopratutto con i rimpianti, ripartendo da dove mi sono fermato alcuni anni fa, quando sono stato costretto a scendere da una corsa in apparenza felice e senza problemi, che sembrava diretta verso il futuro e che invece mi ha improvvisamente lasciato a piedi, in attesa di qualcosa... o di qualcuno... che probabilmente ancora non ho nemmeno voluto iniziare a cercare. Ma spero con tutto me stesso che le tante "none ore" che mi stanno regalando questi giorni di ferie... con i loro sogni, le loro speranze e le loro semplici verità... riescano laddove la mia sola forza di volontà ha finora fallito.

 

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