Ieri sera sono andato al cinema dopo tanto tempo, per vedere insieme ad Anna il film "Into the wild - Nelle terre selvagge", diretto da Sean Penn e interpretato da Emile Hirsch. Una pellicola molto intensa, quasi "viva", tratta dal libro "Nelle terre estreme" di Jon Krakauer, che a sua volta è ispirato alla storia vera di Christopher McCandless.
Il fulcro della narrazione è il viaggio. Un viaggio fisico, attraverso i luoghi più estremi degli Stati Uniti, sino a raggiungere le terre del Nord e la natura selvaggia. Ma specialmente un viaggio interiore, alla ricerca di se stessi e della felicità, di un equilibrio con il creato. Una fuga dagli schemi imposti della società, dalle sovrastrutture, dalla sporcizia della nostra civiltà, che viene compiuta allontanandosi sia fisicamente che mentalmente da una vita vissuta sino da allora con estrema sofferenza. Percorrere questo cammino insieme al protagonista ci consente di ammirare alcuni dei luoghi più belli, ma al tempo stesso ostici e inospitali, del nostro pianeta. Dal Gran Canyon all'Alaska, passando per il Messico del Nord. Fra improvvise piene nel deserto e placide acque marine, attraverso gli sterminati campi di grano del sud Dakota e le rapide del fiume Colorado. Incrociando il cammino e la vita di un'umanità varia e interessante. Ciascuno porta con se una storia da raccontare, una storia che merita di essere ascoltata, prima di raggiungere la pace nella solitudine più assoluta. Man mano che i volti si avvicendano... che le esperienze si accumulano... che gli scenari si modificano... Christopher cambia, anche la sua famiglia cambia... tutto cambia. E a un certo punto la strada si fa impegnativa, angosciante, decisamente amara.
La sceneggiatura è sapiente. Il montaggio è perfetto. Insieme sono capaci di catapultarci subito in Alaska per poi farci saltare indietro, mostrandoci un continuo alternarsi fra il presente e la serie di eventi passati che condurranno poi sino all'epilogo. La caratterizzazione dei personaggi è ben definita. L'interpretazione di tutti gli attori è convincente e sentita, l'attore protagonista finisce quasi per trasformarsi a livello fisico, andando ad assomigliare in maniera spaventosa con l'avventuriero a cui la storia è ispirata e dedicata. La colonna sonora, appositamente realizzata da Eddie Vedder, impreziosice il tutto. Si integra alla perfezione con la storia, arricchendola e completandola. Interessanti i titoli di testa e fantastici alcuni cartelli (come "Pericolo di piene improvvise" o "Chiuso per inverno"). La fotografia inizialmente non mi aveva affatto convinto. Si salva in pieno grazie alle location e alla loro straziante e meravigliosa bellezza, ma le immagini mi sembravano di basso livello qualitativo. Poi sono giunto alla conclusione che probabilmente si tratta di una precisa scelta stilistica: non lavorare troppo in post produzione sull'immagine, per mostrare tutto nella maniera più realistica e naturale possibile.
Il risultato finale è un film estremamente coinvolgente e personale, che ti consiglio di vedere comodamente seduto nella poltrona di un bel cinema, ma pronto a muoverti altrove col pensiero e a lasciarti trasportare in un viaggio sorprendente e pericoloso... un viaggio nelle terre selvagge della natura e della mente...
3 commenti:
L'ho visto anche io. E anche io lo consiglio ma vi do un consiglio: dovete essere di OTTIMO umore prima di entrare nel cinema, così quando uscirete sarete solo depressi. :)
E' bello, poetico, un po' troppo romanzato per essere considerato "una storia vera", ma sicuramente vale il prezzo del biglietto.
Prossima tappa cinematografica: Cloverfield. Mi aspetto il peggio...
Dopo aver letto la tua recensione sono ancora più interessato. Già prima ci volevo andare. Speriamo che lo mettano nel cinema della mia città. Ha solo due sole e quindi non fanno moltissimi film. Potrei andare in un multisala...ma sono tutti abbastanza lontani e spenderei troppo per le mie tasche per biglietto,benzina ed il resto. Invece al cinema della mia città,a quattro passi da casa mia,spendo solo 2,50 € avendo lo sconto della carta giovani :P
X-Bye
@ Mattia: effettivamente INTO THE WILD non è proprio "il massimo dell'allegria" (giusto per usare un eufemismo...), ma comunque merita! Come ho già avuto modo di dirti anche "live"... ho già dato anche per CLOVERFIELD... a breve scatterà recensione bloggosa...
@ imp.bianco: spero proprio il film sia arrivato anche nei cinema della tua zona!
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